Misteri storici
The German Doctor – Wakolda è stato proiettato nella sezione “Un Certain Regard” della scorsa edizione del Festival di Cannes, oltre ad aver ricevuto molti premi in vari Festival europei. Un medico tedesco che fino a pochi anni prima compariva tra le fila dei criminali nazisti si unisce ad una famiglia argentina in Patagonia.
Lo straniero non smetterà mai di esibire le proprie stranezze, ma finirà con l’affascinare tutta la famiglia ed in particolar modo la figlia dodicenne, la quale sembra avere qualche problema di crescita. Il fil rouge del film è una costante ricerca della perfezione fisica a livello scientifico, tale da diventare una vera e propria ossessione per tutti i personaggi. Il film, va detto, gioca molto sul mistero legato al forestiero e sul richiamo che i grandi quesiti storici esercitano sugli spettatori. Questo dato arriva a tratti a sormontare l’attenzione rivolta alla costruzione delle inquadrature, in modo che esse acquisiscano una certa lentezza poetica. La poesia cui Lucìa Puenzo aspira viene conseguita con inquadrature attente e precise, ben definite; inoltre l’uso della musica assume formati particolari. Essa è infatti presente in quantità molto misurata ed è quasi sempre musica diegetica composta in modo tale da far risaltare i dialoghi dei personaggi. Colei che risolverà il mistero, l’archivista, è l’unico personaggio per cui conti davvero il tempo che passa ed il contesto cronologico. In questo modo si delinea uno sbilanciamento tra le due parti del film: le indagini storiche da un lato e la vita familiare con i suoi ospiti, quasi avulsa dallo spazio-tempo, dall’altro. Tutto è però unito dai disegni scientifici e meccanici che tanto ricordano gli appunti di Leonardo da Vinci o i cuori meccanici dei racconti di Mathias Malzieu. In conclusione, dunque, Wakolda si contraddistingue per un andamento altalenante, in cui i vari momenti sono giustapposti, lasciando che sia lo spettatore a completare i vuoti ed a creare il senso generale. Al di là di tutto, senza dubbio questo è un film realizzato in co-produzione tra molti Paesi con profonde differenze tra loro: sebbene la parte creativa sia tutta attribuita ad una stessa nazione, il film però riesce a far trapelare un respiro internazionale che in qualche modo ignora i confini geografici.
The German Doctor – Wakolda [Wakolda, Argentina/Francia/Spagna/Norvegia 2013] REGIA Lucìa Puenzo.
CAST Àlex Brendemühl, Natalia Oreiro, Diego Peretti.
SCENEGGIATURA Lucìa Puenzo. FOTOGRAFIA Nicolàs Puenzo. MUSICHE Daniel Tarrab, Andrès Goldstein.
Drammatico, durata 93 minuti.