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L’arte del sequel
Terminator 2 è il paradigma del sequel azzeccato. Il secondo capitolo della saga fantascientifica di James Cameron ha portato sullo schermo più azione, più stunt, più effetti speciali e, soprattutto, un’idea semplice ed efficace: Scwarzenegger è di nuovo un Terminator ma stavolta è dalla parte dei buoni.
Riassumo la trama per chi ha passato gli ultimi trent’anni chiuso in un bunker. Il futuro è teatro di una tremenda guerra tra l’uomo e Skynet, un cervello elettronico che si è ribellato ai suoi creatori. John Connor è il leader della resistenza umana e Skynet decide di spedire un Terminator, un cyborg killer, nel passato per uccidere sua madre e impedire la nascita del ribelle. Il primo Terminator ha fallito la sua missione e quindi Skynet ci riprova con un secondo cyborg, un nuovo modello fatto di metallo liquido. Stavolta anche i ribelli sono entrati in possesso di un cyborg e, dopo averlo riprogrammato, lo spediscono nel passato per difendere un John Connor ancora ragazzo. Sarah Connor è ora rinchiusa in un manicomio criminale. Dopo gli avvenimenti del primo film, è divenuta una donna muscolosa e disturbata da incubi, probabilmente una delle “donne gay” più potenti che il cinema abbia mai prodotto. Il primo Terminator era un film d’azione dal budget modesto e, tutto sommato, abbastanza classico. Il giorno del giudizio arriva sette anni dopo ed è un sequel sontuoso. Cameron ha in mano il budget più alto mai visto per un film e ne usa buona parte per gli effetti speciali, creando nuovi standard per il blockbuster come lo conosciamo oggi. Il T1000 è un cyborg mutaforma, fatto di metallo liquido argenteo e splendente che, tre anni prima di Jurassic Park, fu la dimostrazione più impressionante delle nuove possibilità offerte dalla computer grafica (ma tutti gli altri effetti del film sono artigianali). Terminator 2 è più pronto all’umorismo rispetto al suo oscuro predecessore. Schwarzenegger gioca col suo personaggio impassibile: non è un caso che tra i momenti più ricordati ci sia quello in cui si infila gli occhiali da sole sulle note di Bad to the Bone e pronuncia la celeberrima frase “Hasta la vista, baby!”. Nonostante gli inserti comici (miracolosamente mai fastidiosi o inutili) Terminator 2 rimane un film adulto, pieno di violenza e di sequenze apocalittiche che il pubblico del ’91 non aveva ancora assimilato. Forse il “blockbuster per adulti” non è mai davvero esistito, ma Terminator 2, insieme a Aliens, è il film che più si avvicina a tale definizione e dimostra che è possibile girare con cifre mostruose senza necessariamente scadere nel ridicolo.
Terminator 2 – Il giorno del giudizio [Terminator 2 – Judgment Day, USA 1991] REGIA James Cameron.
CAST Arnold Schwarzenegger, Linda Hamilton, Edward Furlong, Robert Patrick, Joe Morton.
SCENEGGIATURA James Cameron, William Wisher Jr. FOTOGRAFIA Adam Greenberg. MUSICHE Brad Fidel.
Azione/Fantascienza, durata 137 minuti.