Prima di avere un nome
Pubblicata dalla neonata casa editrice Tuss, Munch before Munch è la prima graphic novel di Giorgia Marras e traduce in immagini la vita meno conosciuta del celebre pittore norvegese, nel cruciale periodo di formazione tra i diciassette e i trentacinque anni.
Di fronte a un soggetto così ambizioso i timori e i rischi potevano essere molti, ma Giorgia Marras – anche autrice dei testi – si muove egregiamente tra i dolori del giovane Edvard facendo proprie due fondamentali risorse: un attento lavoro di ricerca e la capacità di empatizzare con la biografia del personaggio. La presa in esame di molta della produzione scritta di Munch – diari, annotazioni, pensieri occasionali – unita allo studio dei paesaggi e delle architetture che fanno da sfondo alla vicenda, non ingessa in alcun modo il tentativo riuscito di dare spazio alla grazia dell’immaginazione: la Marras non prescinde dalla veridicità storica degli eventi narrati ma aspira al superamento di un rassicurante realismo filologico, rielaborando in modo personale la rappresentazione, fisica e interiore, di un personaggio lontano e insieme attualissimo, evidentemente universale. Le tare e le contraddizioni della cultura norvegese di fine Ottocento, gli amori giovanili divisi tra libertà e gelosia, l’ansia di trovare una propria voce in un mondo che fatica a riconoscere e accogliere il nuovo fanno di questo fumetto di formazione lo spazio per una legittima riflessione sulla contemporaneità, sulla solitudine di chi diventa adulto – e magari artista – in un contesto che tende a scoraggiare gli slanci dolorosi e arditi della coscienza individuale.
Non meno rilievo è riservato ai ricatti emozionali della memoria, specialmente familiare: è la sincope dei ricordi infatti a spezzare la linearità del racconto, configurandosi a un tempo come fucina di nevrosi e fonte di ispirazione. Non stupisce che questi temi collimino con l’esordio di una giovane fumettista italiana, consapevolmente prossima ai molti passaggi emotivi del suo protagonista, disponibile a contaminare la propria cifra caratteristica – illustrazioni a tinte pastello dotate di ironica vitalità – con l’uso in chiave espressionista del bianco e nero. Una carta a grana ruvida, l’utilizzo del Pentel-Brush Pen in direzione di un segno graffiato e della matita nera sfumata per i mezzi toni sono gli strumenti fondamentali delle vignette della Marras, capaci di dotare il suo lavoro di un afflato genuinamente problematico, ma privo di pesantezze. Munch before Munch racconta un personaggio cardine della storia dell’Arte eludendo la facile via del ritratto mitologico: Edvard Munch è un giovane uomo come tutti noi, in cerca di un posto nel mondo, così simile a noi nell’umana attesa di vedere riconosciuto il proprio nome.
Munch before Munch [Italia 2014] TESTI e DISEGNI Giorgia Marras.
Da un’idea di Silvia Pesaro, prefazione Ester Armanino.
EDITORE Tuss, b/n, 119 pagine.