16° Far East Film Festival, 25 aprile – 3 maggio 2014, Udine
SPECIALE 16° FAR EAST FILM FESTIVAL
Alla ricerca dell’infanzia perduta
L’infanzia è un topos tormentato e spesso infausto del non luogo cinematografico per la sua altissima probabilità di sforamento glicemico o perforamento auricolare.
Eppure così profondamente attraente per molti masochisti che nella sala scelgono il brivido dell’incertezza, la scommessa della puntata o l’appiglio ad un miracolo spesso disatteso. Hello! Junichi, film giapponese tratto da un romanzo e codiretto da Ishii Katsuhito, Kanoko Kawaguchi e Atsushi Yoshioka, riesce a suo modo a trovare un baricentro semplicemente incredibile in un percorso tanto lineare/schematico quanto inorganico e povero di mezzi; anche per via di scelte registiche (montaggio, scelta di posizionamento della cinepresa) precise e dirette, dovute ad una matura creatività espressiva che fonde consapevolmente e utilmente fumetto, musica, cinema tout court. In una terza elementare convivono bimbi e bimbe ritratti nei più classici aspetti della vita infantile (gioco, scuola, primi turbamenti, ingenuità varie, slanci geniali improvvisi e inconsapevoli), ma con sguardo tutt’altro che piatto e un tocco lieve, surreale, proprio del miglior cinema nipponico. Rispetto, poesia, inserti grotteschi e personaggi stralunati (l’insegnante nevrotico, la tirocinante politically incorrect, il nonno filosofo, il ciclista nero (!)…) sbloccano l’impasse del mero racconto quotidiano e creano un universo di stranezze e deformazioni utili alla definizione morale della narrazione di formazione e crescita. È proprio questa forse la caratteristica principale che dà coerenza ad un materiale che vive per somma di singole scene e non ha uno sviluppo graduale e crescente: la scrittura vivida di personaggi non riscontrabili nel nostro panorama culturale/artistico e che ogni volta ci sorprendono con la loro carica sovversiva e anticonvenzionale. Il tutto visto ad altezza di quei bambini che trasformano la realtà nel più improbabile dei viaggi fantastici e fotografato con totale nitore e luminosità, senza particolari ricercatezze autorali che avrebbero appesantito una commedia che fa della non-pretenziosità il suo carattere vincente. Se la storia è solo un pretesto – sei studenti, tra i quali il piccolo, timido Junichi che deve restituire una gomma da cancellare alla sua ignara amata – ecco che qualcos’altro eleva questo piccolo gioiello imperfetto, ma radioso: la performance di un gruppo di piccoli attori che assecondano con estrema aderenza le loro parti, risultano completamente naturali. Ciò che rimane allo spettatore è il piacere, la leggerezza e la consapevolezza di essere stato intrattenuto con grazia e intelligenza: un piccolissimo film che si perderà nella storia del cinema, ma una grande storia che resterà nel cuore.
Hello! Junichi [Id., Giappone 2014] REGIA Katsuhito Ishii, Kanoko Kawaguchi, Atsushi Yoshioka.
CAST Mitsushima Hikari, Kabe Amon, Morioka Ryu, Ikewari Chizuru.
SCENEGGIATURA Noriko Ishii, Atsushi Yoshioka, Kanoko Kawaguchi. FOTOGRAFIA Machida Hiroshi, Suzuki Yasuyuki. MUSICHE Murakami Nagisa.
Commedia, durata 90 minuti.