Mai mentire a Robert De Niro
La giovane figlia di un’imperatrice, a causa di una maledizione, viene trasformata in una gatta e costretta in quello stato sino a che un principe non la salvi tagliandole testa e coda. Non si tratta della sinossi della pellicola in questione, bensì di una vecchia fiaba rumena analizzata dalla psicoanalista allieva di Jung, Marie Louise von Franz, nel libro La gatta. Una fiaba sulla redenzione del femminile.
Ed è proprio dalla suddetta opera (oltre che dalla sceneggiatura originale Motel di James Russo) che trae ispirazione l’attore e regista David Grovic per il suo recente thriller, The Bag Man. Jack (Joan Cusack), un killer perseguitato dalla sfortuna, viene assunto dal boss Dragna (e chi se non Robert De Niro?) con l’obiettivo di recuperare e salvaguardare una borsa, a patto che egli non vi guardi mai il contenuto. Durante la “guardia” in un vecchio e hitchcockiano motel, Jack si imbatte su Rivka (Rebecca Da Costa), una bellissima stangona la cui storia si intreccerà con la sua.
Ora ci si starà chiedendo, che diavolo c’azzecca De Niro con le fiabe rumene? La figura della gatta in questione corrisponde a colei che si rivela la vera protagonista della pellicola: una seducente donna che si insinua continuamente (“curious cat”) nella vita di Jack, presentando lati umani via via sempre più “animali”. Chi è? Che lavoro svolge esattamente? Dubbi che rimarranno prevalentemente inspiegati sino agli ultimi istanti del film. Ma se da un lato si ha una stuzzicante sinossi, ottime prove attoriali (De Niro è presente con un ruolo minoritario ma come sempre decisivo) e una fotografia determinante, dall’altro si ha la sensazione che la suspense risulti un po’ troppo stiracchiata, creando così un ritmo eccessivamente lento e a volte insostenibile. Inoltre, durante lo sviluppo diegetico si assiste a diverse boutades narrativamente incomprensibili e insolute: perché il proprietario del motel risulta così ossessionato dalla sedia a rotelle della madre (alla Norman Bates)? Perché prima è invalido, poi cammina? Perché così tante persone, sceriffi compresi, sono interessate alla borsa e come fanno a conoscerne l’esistenza? E soprattutto, perché inserire la scena in cui Dragna picchia una donna, solamente per dimostrare di averne timore? Un po’ di confusione, quindi, nella mente creativa di David Grovic.
The Bag Man [Id., USA 2014] REGIA David Grovic.
CAST John Cusack, Robert De Niro, Rebecca Da Costa, Crispin Glover.
SCENEGGIATURA David Grovic, Paul Conway, James Russo. FOTOGRAFIA Steve Mason. MUSICHE Tony Morales, Edward Rogers.
Thriller, durata 108 minuti.