Preparatevi, la Casa Bianca sta per bruciare!
Finale col botto per l’ultima puntata della terza stagione di Scandal. Ancora una volta Shonda Rhimes ha centrato l’obiettivo: i numeri infatti le danno ragione. Con 10,6 milioni di spettatori sul canale statunitense ABC, The Price of Free and Fair Election è diventato l’epilogo più visto della fortunata serie, che è riuscita ad incrementare con il 39% in più gli spettatori.
Successo sicuramente valorizzato da una trama degna dei migliori intrighi e colpi di scena, capace di elevare la terza stagione a un livello di alto spessore, soprattutto di contenuti. Il filo del discorso è ripreso esattamente dove si era interrotto in precedenza, ovvero con lo scandalo della relazione tra Olivia Pope (Kerry Washington) e il Presidente degli Stati Uniti d’America, Fitzgerald Thomas Grant III (Tony Goldwyn) e la scoperta dell’identità del padre di Olivia, Rowan Pope. A differenza delle precedenti due stagioni, la storia d’amore passa leggermente in secondo piano, lasciando spazio ai più impensabili e impossibili imbrogli della Casa Bianca e degli Stati Uniti ai danni della nazione. Cosa non si fa per il potere viene da pensare ripetutamente con il susseguirsi degli episodi e delle rivelazioni che portano alla luce un mondo costruito sulle falsità, sulle bugie, sulle ipocrisie. Un mondo dove prevale il gioco sporco, dove mosse e contromosse sono all’ordine del giorno, dove verità e giustizia non trovano spazio. La Repubblica, prima di tutto, senza badare a compromessi. Gli scandali sembrano uscire da una scatola, ognuno ne contiene un altro, fino ad arrivare a quello più piccolo ma più potente, capace di smantellare la Casa Bianca e la nazione intera. Vengono scambiate bombe per margherite e il B613 è la dimostrazione che la violenza umana può non avere limiti. In un mondo malato di potere e assetato di successo, esiste ancora la lealtà? In cosa si può credere per avere una coscienza meno sporca? Shonda Rhimes affronta in maniera pudica e senza scrupoli tutti gli inganni possibili e affida a Olivia Pope e ai suoi Gladiatori le redini per portare a termine una missione suicida, nella speranza di riportare un filtro di luce laddove ha colpito il diavolo in persona. I colpi di scena però non mancano e, complice il ritmo sempre incalzante, aumentano l’intensità e la tensione del prodotto finale. Si viene a conoscenza di dettagli della vita passata di molti personaggi, tutti accumunati dalla mancanza di affetto e senza una famiglia capace di prenderli per mano e aiutarli, oppure dalle atrocità e dall’indifferenza del B613. La vita ha un prezzo, ma quale? Scandal ne sembra a conoscenza, ma forse è meglio non svelarlo. In attesa che la Casa Bianca crolli veramente e che la quarta stagione possa confermarlo.
Scandal [Id., USA 2012-in corso] IDEATORE Shonda Rhimes.
CAST Kerry Washington, Columbus Short, Darby Stanchfield, Tony Goldwyn.
Thriller politico, durata 40 minuti (episodio), stagione 3.