SPECIALE CYBERPUNK/MEMORIE SINTETICHE
Chi sono io?
Siamo catapultati in una metropoli, chiamata Agglomerato del Nord, formata da un nucleo centrale e da un serie di periferie (Marrakech, Shanghai Town, Bombay). Una perenne neve bianca cade inesorabile. Gabriele Salvatores racconta questo mondo in Nirvana, caso raro nella cinematografia italiana, in cui si incontrano Solo/Abatantuono, Jimi/Lambert e Joystick/Rubini.
I protagonisti si muovono perdenti e disperati tra vita reale e vita immaginaria: il solitario Jimi, creatore di Nirvana, l’ultimo videogioco di sua invenzione; Solo, tenero e sconsolato protagonista di quest’ultimo, provvisto di coscienza autonoma – dopo che un virus informatico ha colpito il gioco; Joystick, hacker con protesi elettroniche agli occhi, seguito da nemici e creditori. Ambientato in un mondo cyberpunk che trae ispirazione da Blade Runner, Strange Days e dallo scrittore Philip K. Dick, segue il percorso duplice di Jimi: da una parte vuole ritrovare l’ex fidanzata Lisa/Seigner, dall’altra ribellarsi alla multinazionale per la quale lavora e boicottare l’uscita del gioco. Salvatores mette al centro la tematica dell’Identità, da scoprire e riscoprire attraverso il viaggio, sia nello spazio che nel mondo interiore dei personaggi. Jimi e Solo sono stretti da un’imponderabile legame, l’uno è metafora dell’altro, l’uno è allegoria dell’altro. Tutto appare chiaro nell’incontro/scontro tra i due: se il primo è sperduto e desolato, solo senza la sua donna, il secondo è assalito da interogativi esistenziali (chi sono io?). Se l’individuo pieno di dubbi è fiamma ardente che scuote l’animo di Jimi, facendolo SCEGLIERE – anche il programmatore è succube di qualcuno, cioè della multinazionale -, quello in carne e ossa è mentore che spiega le leggi del mondo in cui l’altro sta vivendo. Mentre Jimi si immerge e distrugge il suo “prodotto” assieme a Joystick e a Naima/Rocca, un’esperta informatica, Solo continua a morire e a rinascere – nella speranza di poter un giorno far ciò che vuole di sé -, cerca di far capire a Maria/Amanda Sandrelli che la loro esistenza è stata creata da altri, che stanno vivendo in una sorta di coazione a ripetere, marionette nelle mani di un’Intelligenza superiore. Menzogna e Verità. Verità e Menzogna. In Nirvana si è schiavi di qualcun altro (Jimi di Lisa e della multinazionale, Solo del creatore come del giocatore), di se stessi, del mondo a cui si appartiene, progionieri della propria cecità (Maria, Jimi) o speranzosi di poter scegliere liberamente (anche di morire, Solo). Salvatores con il suo Nirvana attraverso il cyberpunk e la fantascienza parla di libertà, attraverso i personaggi insegna a rompere le barriere, spezzare i vincoli e le catene a cui la schiavitù tiene imbrigliati.
Nirvana [id., Italia/Francia 1997] REGIA Gabriele Salvatores.
CAST Christopher Lambert, Diego Abatantuono, Stefania Rocca, Emmanuelle Seigner, Claudio Bisio.
SCENEGGIATURA Gabriele Salvatores. FOTOGRAFIA Italo Petriccione. MUSICHE Mauro Pagani, Federico De Robertis.
Fantascienza, durata 111 minuti.