Quando si dice il destino
“Questo succede solo nei film”, verrebbe da pensare leggendo la trama di Alla ricerca di Vivian Maier. Invece è storia vera, e non una qualsiasi. Vivian Maier era una donna quasi sconosciuta ai più, che di professione faceva la tata ai bambini delle famiglie benestanti di Chicago. Almeno fino al 2007, quando John Maloof, un giovane che da sempre ha frequentato i mercatini delle pulci di Chicago, si è aggiudicato ad un’asta una scatola piena di negativi, portando alla luce una delle più grandi scoperte fotografiche dell’ultimo decennio e consacrando Vivian Maier come una delle autrici di strada più importanti d’America.
Dopo Toronto e Berlino, arriva anche a Roma, Firenze, Milano e Trieste il documentario che ha conquistato tutti per la potenza e la magia della storia e delle immagini. Chissà cosa sarebbe successo se Maloof non avesse iniziato le sue ricerche per un libro su Chicago, a caccia di materiale iconografico per completare il lavoro. Trovatosi tra le mani una scoperta tanto sorprendente quanto inedita, incuriosito dal mistero e dalla bellezza delle fotografie, ha percorso una storia che doveva essere raccontata. Così, lavorando insieme a Charlie Siskel , già produttore di Bowling a Columbine, Vivian Maier ha finalmente trovato con pieno merito il suo posto nel mondo, lei che per tutta la vita ha nascosto e protetto il proprio talento. Maloof racconta con trasporto la ricerca fatta dietro il nome della Maier, tra luci e ombre, segreti e bugie. Il ritratto che ne esce è di una donna paradossale, eccentrica, ambigua, amante dei bambini e della fotografia. Una fotografia che la vede ritrarre i più banali e meravigliosi gesti della vita quotidiana di chiunque, senza ritegno, conferendo all’inquadratura stessa un senso di mistero e di vita vissuta. Un’artista a tutto tondo che si è nascosta, giocando con i nomi, non rivelando quasi mai la propria identità. Le testimonianze raccolte parlano di una donna che viveva fuori dagli schemi, sempre con la sua Rolleiflex in mano, pronta a cogliere ogni attimo, ma che non aveva il coraggio di smascherarsi. Indubbiamente la sua forte personalità l’ha resa una donna sola, con un passato turbolento da cui scappare, che tutti descrivono come una persona che faceva fatica a farsi accettare e amare. Alla ricerca di Vivian Maier ci permette di scoprire e apprezzare il lavoro di un’artista che può essere paragonata a Diane Arbus e Robert Frank, ma che a differenza loro ha preferito vivere nell’anonimato di un’esistenza qualunque e nella più totale oscurità. Fino al giorno in cui tutta questa storia è cominciata.
Alla ricerca di Vivian Maier [Finding Vivian Maier, USA 2013] REGIA John Maloof, Charlie Siskel.
CAST John Maloof, Mary Ellen Mark, Phil Donahue, Vivian Maier.
SOGGETTO John Maloof, Charlie Siskel. FOTOGRAFIA John Maloof. MUSICHE J. Ralph.
Documentario, durata 83 minuti.