Sei uomini e una banca
Cosa può spingere una spia Nord Coreana a frequentare un impiegato di banca, due ex collegiali, e un tecnico di ascensori in pensione? Un miliardo e mezzo di yen è una risposta sufficiente, nonché il bottino di questo heist movie giapponese firmato Kazuyuki Izutsu.
Il regista di Pacchigi! non è certo nuovo agli adattamenti; per Fly with the Gold parte da un romanzo di Kaoru Takamura, prolifico esponente del genere poliziesco. Ad interpretarlo c’è un cast di star note agli amanti del cinema nipponico: da Tadanobu Asano, nei panni del leader Kitagawa, al più giovane Tsumabuki Satoshi, già protagonista di Villain (2010), passando per un veterano come Toshiyuki Nishida e la pop star Shim Chang-min, per la prima volta sul grande schermo nella parte della giovane spia. Non tutti brillano allo stesso modo ma in generale l’ensemble funziona e l’eterogenea banda di aspiranti Lupin prende progressivamente forma, raggiungendo a livello attoriale quell’equilibrio che manca ad altri aspetti del film. Nonostante la frammentazione sia un rischio tipico degli heist movie, che al montaggio serrato e depistante affidano spesso la scansione del ritmo, in questo caso la disorganicità è da attribuire alla sceneggiatura. Non tanto per la sproporzione tra la fase precedente al colpo e la messa in atto del piano: se i primi 90 minuti sono riservati alla preparazione -peraltro piuttosto sofferta- è perché realismo e quotidianità giocano in questo film un ruolo più determinante del tempismo ad effetto à la Ocean’s Eleven. A non convincere del tutto è l’inserimento delle storyline personali, in particolare quella di Koda, tratteggiata in modo troppo superficiale per non finire con l’apparire gratuita. Ben altre considerazioni merita l’impianto estetico, forte di una fotografia estremamente accurata nel restituire le sfumature del succedersi dei giorni, impeccabile anche negli orari più ostici, come le albe dopo gli appostamenti. Un’aderenza al reale che si riflette nella regia, attenta a non cedere all’enfasi o al sensazionalismo, con il risultato che l’intero colpo, comprese le fasi in cui viene approntato, resta attinente a una dimensione umana, esposta a ogni sorta di imprevisto e difficoltà. Ne deriva la sensazione di una quotidianità pressante che, persino in circostanze tanto straordinarie, sembra vanificare gli sforzi dei protagonisti per cambiare il proprio destino, lasciando alle scelte individuali solo un margine apparente di improvvisazione, un pallido fantasma di libertà.
Fly with the Gold [Ogon O Daite Tobe, Giappone 2012] REGIA Kazuyuki Izutsu.
CAST Satoshi Tsumabuki, Tadanobu Asano, Toshiyuki Nishida, Shim Chang-min, Kenta Kiritani.
SCENEGGIATURA Yasuhiro Yoshida, Kazuyuki Izutsu (tratto dall’omonimo romanzo di Kaoru Takamura). FOTOGRAFIA Shinya Kimura. MONTAGGIO Kazuyuki Izutsu.
Thriller/Drammatico, durata 129 minuti.