SPECIALE MODA AL CINEMA
Bonjour Paris!
Può, nello Speciale dedicato da Mediacritica alla moda, mancare un film con Audrey Hepburn? Assolutamente no. E quale, se non Cenerentola a Parigi, potrebbe meglio rappresentarla? La direttrice della rivista di moda Quality (Kay Thompson) e il suo fotografo di punta, Dick Avery (Fred Astaire), trovano in una libreria il set perfetto per la loro nuova sessione fotografica.
Ma, oltre alla location, Avery si imbatte nel volto della libraia e filosofa dilettante Jo Stockton (Audrey Hepburn), un volto che, una volta giunta a Parigi, farà di lei una modella di fama mondiale. Il film, diretto da Stanley Donen, ancora oggi rappresenta un classico del genere. La trama, seppur semplice e senza troppe sfumature, è condita al meglio grazie ai due personaggi principali, Hepburn e Astaire. La prima, dopo il clamoroso successo di Vacanze romane, si cimenta in un film in cui può sfoggiare tutte le proprie doti, sia come ballerina che come cantante, poi riprese anche nel ben più noto My Fair Lady. A differenza di quest’ultimo, però, in Cenerentola a Parigi la Hepburn canta senza essere doppiata, dando ulteriore enfasi alla sua interpretazione e dimostrandosi attrice completa. Al contrario, Astaire aveva già espresso tutte le proprie capacità, conferendo così al proprio personaggio il giusto spessore. Ed è proprio la parte musicale quella più riuscita, grazie soprattutto all’utilizzo delle canzoni dell’omonimo musical di Broadway del 1927, di George e Ira Gershwin. Tra un’esibizione e l’altra avviene la trasformazione in cigno del personaggio principale, da semplice libraria a modella di successo. Sullo sfondo di una Parigi sempre immacolata dal fascino romantico e intellettuale, la Hepburn sfoggia tutta la sua classe per rappresentare al meglio la “donna Quality”, dotata del fascino che solo lei ha saputo tramandare in tutti questi anni. Per coronare al meglio la sua figura, gli abiti che indossa le donano quell’audacia che sulla passerella esalta tutta la sua bellezza. Il film, quindi, si concentra sulla sua figura per descrivere il mondo della moda, impreziosito anche dalle reali fotografie di Richard Avedon, fotografo che ha liberamente ispirato il personaggio di Fred Astaire. Cenerentola a Parigi, tra una canzone e l’altra, incarna al meglio la vita parigina, l’alta moda e l’amore. Certo, non sarà un capolavoro assoluto, ma il mito senza tempo di Audrey Hepburn non è in discussione.
Cenerentola a Parigi [Funny Face, USA 1957] REGIA Stanley Donen.
CAST Audrey Hepburn, Fred Astaire, Kay Thompson, Michel Auclair.
SCENEGGIATURA Leonard Gershe. FOTOGRAFIA Ray June. MUSICHE Adolph Deutsch, George Gershwin.
Commedia/Musicale, durata 103 minuti.