Attenti a quei Bone!
Narra la leggenda che quando Jeff Smith disegnò i Bone per la prima volta, aveva soltanto cinque anni. Bella forza, direte voi: tre esserini così elementari, tutti naso e niente capelli, saprebbe certo farli anche un bambino! Può darsi.
Solo che, intorno a quei Bone, Smith ha finito col costruire un mondo che elementare non è per niente: un fumetto in cui il fantasy sposa il realismo e in cui gli archetipi della fiaba (il buio e la foresta, la principessa e il drago) figurano in versioni a dir poco originali. Così, insieme ai tre cugini – il buono, il cattivo e lo stolto – potreste imbattervi in creature-ratto tanto terribili quanto maldestre, o in una nonnina con un grugno à la Popeye e bicipiti altrettanto letali. Oppure potreste innamorarvi di Thorne, la coraggiosa fanciulla della Valle, o arrovellarvi con i paesani sull’esistenza del drago rosso. Quel che è certo è che sarete catapultati in un’avventura degna di Tolkien, con un universo narrativo altrettanto dettagliato e splendidamente restituito dalle chine del suo autore. Per quanto la ricchezza di Bone accolga le influenze più disparate – da Carl Barks a Walt Kelly passando per Dave Sim – sarebbe ingiusto ridurre l’opera a un felice incontro di ottimi esempi. La verità è che questo fumetto, pubblicato negli Stati Uniti dal 1991 al 2004, ha dalla sua un immaginario sui generis, capace di immergere il lettore nelle profondità di arcani misteri e insospettabili colpi di scena. Un succedersi di vicende reso più godibile dal registro comico, che punteggia l’intera saga sdrammatizzando i momenti di maggior tensione. Il respiro disteso e quasi bucolico dei primi capitoli, che vedono i cugini Bone ambientarsi nella Valle, lascia ben presto spazio a un tono più inquieto, cupo nel tratto e nei risvolti della storia, ma ancora aperto all’ironia e a parentesi di sano umorismo. Equilibrio determinante per l’enorme successo della saga che, accanto a riscritture e riedizioni, ha generato più di uno spin off, da La principessa Rose, con la collaborazione di Charles Vess, a Bone – I racconti intorno al fuoco, scritto a quattro mani con Tom Sniegoski. In Italia, la sua storia editoriale è stata invece piuttosto travagliata e i malcapitati fan che avevano iniziato a seguirla nel 1996, nell’edizione di Macchia Nera, hanno dovuto subire una brusca interruzione, aspettando ben dieci anni per riuscire a terminarla. Adesso è disponibile in ristampe, come quella in volumi a colori di Panini, o nell’edizione integrale di Bao Publishing, pubblicata nel 2011, in bianco e nero come l’originale. Se non l’avete ancora letto affrettatevi a procurarvelo, l’unico rischio che correte è un’inspiegabile voglia di quiche…
Bone [USA 1991-2004] TESTI E DISEGNI Jeff Smith.
PUBBLICATO DA Bao Publishing Ed. 2011.
B/N, 1344 Pagine.