Nuovi piccoli mostri
Mary e Loris condividono una storia d’amore e di droga. Lei, oppressa da una madre in carriera mai presente, cerca di evadere nel modo più facile e immediato: fumo, cocaina, tutto quello che Loris riesce a recuperare. Lui vuole diventare un pezzo grosso dello spaccio per guadagnare abbastanza soldi da poter vivere tranquillamente con Mary, magari mettendo su famiglia.
Dopo un’overdose, Mary viene portata in una clinica di recupero, dove incontra Nina una donna segnata dall’anoressia, mentre Loris andrà incontro ad un futuro forse già scritto.
Al suo primo lungometraggio, prodotto da Settima Entertainment e da Rai Cinema, il padovano Giuseppe Ferlito si fa carico di un racconto difficile, incentrato più che sulla droga sulla rappresentazione delle vecchie e nuove malattie nell’Italia di oggi. L’ingenuità di Mary e le velleità di Loris raffigurano gli argini di un contenitore dove trova spazio la cleptomania, il disturbo della personalità, l’anoressia e, non per ultima, la dedizione assoluta al lavoro. Oltre ai ‘mostri’ che occupano la clinica salta all’occhio un’altra mostruosità accettata dal sistema: la madre di Mary, capace di scalare la gerarchia della sua società “arrivando presto al lavoro”, sorta si controparte fordista e disincantata del Noodles di C’era una volta in America. Una patologia tanto pericolosa quanto inserita nel flusso frenetico della società e quindi libera di danneggiare i rapporti personali: “ora puoi fare quello che ti pare” dice Mary alla madre dopo qualche giorno di clinica. In Presto farà giorno Ferlito racconta proprio questa contrapposizione fra un “dentro” fatto di contrasti, condivisione e accettazione e un “fuori” dove invece l’individuo può scegliere di non parlare, di isolarsi, cercando da solo una felicità. Lo fa utilizzando, in parte, lo stile onirico che ha caratterizzato la sua formazione professionale accanto al regista spagnolo Jordi Mollà, condendolo qua e là di immagini e suoni propri dell’universo horror contemporaneo, claustrofobico e low-fi. Qualcosa rimane di questi piccoli mostri indifesi, nonostante alcune interpretazioni fuori luogo trascinino nel grottesco alcune scene tensive. Nel complesso il film fatica un po’ a bilanciare tutte le forze in campo, procedendo a lampi improvvisi e interessanti richiami cinefili, senza mai perdere una genuinità di fondo che, in ultima analisi, gli permette di essere un interessante primo esperimento. Piccolo appunto: allo spettacolo delle 22:15 ero l’unico spettatore in sala, il cassiere quasi non sapeva che ci fosse il film in programmazione. Distributori svegliatevi!
Presto farà giorno [Italia 2014] REGIA Giuseppe Ferlito.
CAST Ami Codovini, Chiara Caselli, Ludovico Fremont, Valerio Morigi.
SCENEGGIATURA Giuseppe Ferlito. FOTOGRAFIA Giuseppe Ferlito. MUSICHE Ossigrossi.
Drammatico, durata 82 minuti.