The Extraterrestrial Highway
Avete mai speso del tempo ad osservare le stelle? In una notte scura, milioni di punticini luminosi vi hanno ipnotizzato, incuriosito, tanto da farvi riflettere sull’esistenza o meno di una qualche altra forma di vita, sconosciuti abitanti di una di quelle esplosioni di luce. Allora è il caso che facciate la conoscenza dei fratelli Scorch e Gary Supernova, cittadini del pianeta Baab.
Entrambi lavorano a un programma spaziale: il primo è l’Astronauta per eccellenza, sempre pronto a rischiare l’osso del collo per far trionfare il bene, osannato perché forte, coraggioso, leale, dolce coi bambini e dal sorriso affascinante, un vero eroe nazionale. Dietro le quinte, o meglio nella Sala Controllo lavora Gary, il cervellone della famiglia che si occupa di dirigere le missioni assistendo virtualmente il fratello, di modo che tutto fili sempre liscio come l’olio. Quando però Scorch rispondendo a una richiesta di soccorso si avventura nell’Oscuro Pianeta senza più dare notizie, è compito dell’insicuro fratello maggiore riportarlo a casa sano e salvo.
Non credo occorra precisare che il temuto luogo di non ritorno sia la nostra cara vecchia Terra, il solo pianeta in cui l’evoluzione va in senso inverso, partendo dagli interessanti e intelligenti dinosauri per approdare ai brutti e aggressivi esseri umani, amanti dei soldi, del filo interdentale e di Simon Cowell. Escape from Planet Earth si rivela un’avventura mirabolante, dall’animazione impeccabile, densa, pirotecnica (in America è stato bollato con il Raiting PG) graficamente debitrice del passato del suo regista Cal Brunker come storyboarder per Cattivissimo Me e Ortone e il mondo dei Chi; se invece si ragiona sulla trama le perplessità vengono a galla. Costruito di modo da incantare i bimbi con colori e personaggi simpatici, farcito di allusioni e cliché per far sghignazzare i genitori al seguito, centra il primo obiettivo ma pecca nel secondo. Chiamate a raccolta le teorie complottistiche dell’Area 51, l’incidente di Roswell, la suprema intelligenza aliena che sovrasta la stupidità terrestre, concentrata nell’interpretare come una minaccia anche la più chiara offerta di pace. D’altronde cosa aspettarsi da una civiltà che si divide in “paesi”, segna dei confini e scende in guerra per essi? Purtroppo la provocazione lanciata dal regista Cal Brunker manca di mordente, il punto di vista di una sbigottita creatura blu spinge a sorridere a denti stretti dei nostri stessi difetti, ribadendoli ancora e ancora senza nemmeno provare a giungere a una conclusione. Meglio allora far ritorno al pacifico pianeta palindromo, ovviamente dopo aver salvato l’universo e timidamente reso omaggio al vasto mondo fantascientifico, autografando il suolo terrestre come tutti gli altri alieni prima di loro, arrivati e velocemente fuggiti da questo mondo oscuro.
Escape from Planet Earth [id., USA 2013] REGIA Cal Brunker.
CAST, DOPPIATORI ORIGINALI Brendan Fraser, Jessica Alba, Sarah Jessica Parker, William Shatner.
SCENEGGIATURA Bob Barlen, Cal Brunker. FOTOGRAFIA Matthew A. Ward. MUSICHE Aaron Zigman.
Animazione, durata 89 minuti.