Ma noi, lì, che ci facciamo?
Balti (Lino Guanciale) è un contabile demansionato a consegnare valigette dal misterioso contenuto. Durante una di queste consegne la sua macchina ha un guasto e Balti si ritrova all’Happy Days Motel.
Qui incontra Dustin (Luigi Iacuzio), meccanico gigolò, Laura (Valeria Cavalli), che ha perso la figlia in coma e la strampalata coppia formata da Candy (Valeria Belardelli) e Lupo (Luciano Currelli). Una reazione a catena che costringerà ciascun protagonista a confrontarsi con i propri desideri più profondi. Happy Days Motel, opera prima di Francesca Staasch, si presenta come un film noir contemporaneo, mescolato a un road movie e a una commedia acida e surreale. Purtroppo, però, il risultato è deludente. Nonostante si percepisca che il film sia stato impostato con un budget molto basso e che la Staasch abbia voluto ugualmente imporre un proprio stile, tutta la storia sembra surreale. Fin dalla sceneggiatura, manca il collegamento logico per il quale i personaggi si ritrovano al Motel: ognuno è sospeso nel tempo, smarrito in una solitudine che non viene esplicata. Si percepisce la loro crisi d’identità, il loro perdersi nei meandri della vita, il loro tempo perso. E proprio lo scorrere del tempo assume un ruolo fondamentale, scandito in vari modi, dall’allarme della macchina al bip fisso di un arresto cardiaco. Questo, però, alimenta ulteriormente la difficoltà di cogliere il significato totale del film. È evidente che la regista abbia voluto sperimentare qualcosa di nuovo, soprattutto nello stile, puntando su una fotografia dai colori molto accesi e su un tema musicale onnipresente, quasi pop, che sicuramente hanno contribuito a rendere più interessante il film, impreziosito anche da inquadrature non convenzionali. Ma Happy Days Motel procede secondo una linea nella quale è facile perdersi, non ponendo l’attenzione necessaria al risvolto della storia. I personaggi sembrano accorgersi di ciò e, ancora una volta, lungo il viaggio che dovrebbe far ritrovare loro la strada di casa, vengono destabilizzati ulteriormente. Nel complesso, comunque, è un genere di film innovativo, che la Staasch ha tramutato in un’opera cinematografica sperimentale e, nonostante le evidenti difficoltà, ha avuto il coraggio di portarle a casa. Il risultato, poi, è soggettivo.
Happy Days Motel [Italia 2012] REGIA Francesca Staasch.
CAST Lino Guanciale, Valeria Cavalli, Luigi Iacuzio, Luciano Currelli, Valeria Belardelli.
SCENEGGIATURA Francesca Staasch, Daniele Malavota. FOTOGRAFIA Luca Coassin. MUSICHE Toni Virgillito.
Commedia/Noir, durata 97 minuti.