Vampiro più, vampiro meno…
C’era una volta un romanzo che narrava di un conte della Transilvania, vittima di una crudele maledizione secondo il quale avrebbe dovuto nutrirsi solo di sangue umano e non avrebbe potuto camminare alla luce del sole.
Questa almeno era la versione originale di Dracula, il vampiro originale, il primo della sua specie. Oggi vanno eccessivamente di moda, avendo subito diverse modifiche “genetiche” e comportamentali, diventando così dei modelli, dei desiderata estremamente fuorviati dal mostro originale che era il conte Dracula, nell’immaginario giovanile. La nuova serie Dracula della NBC, interpretata da Jonathan Rhys Meyers, rimane fedele al concetto vampiresco primario, connotando un vampiro famelico, istintivo e crudele; permangono, nella serie, alcune figure chiave, come la giovane Nina, esteticamente identica alla compagna di Dracula trucidamente uccisa dall’Ordine del Draco, ma altri elementi invece vengono totalmente stravolti, inventati e rimpiazzati, creando uno spaesamento iniziale nello spettatore. Immaginate un vampiro a torso nudo: vi stupirebbe di più vederlo sbrilluccicare al sole come in Twilight, o vederlo infilzato da mille aghi con un antidoto nientemeno che da Van Helsing, celeberrimo cacciatore di vampiri? Oppure, vi sembra credibile che, nella Londra della fine del 1800, un (finto) imprenditore americano abbia come avvocato-portavoce-tuttofare un uomo di colore? Tutto ciò nel Dracula di Meyers è legittimato. Pare coerente, pur non essendolo. La forza della serie tv risulta essere il protagonista stesso, forte dell’esperienza seriale de I Tudors, e del ruolo accattivante in Match Point, che porta con sé quindi un’attesa di carattere attrattivo-sessuale che si sposa giustamente col personaggio e con le atmosfere cupe e nebbiose di Londra. Purtroppo però, puntata dopo puntata, si perde d’interesse a causa delle incongruenze tecnologiche e filologiche. Insomma, le spettatrici fedeli a Meyers si troveranno sufficientemente soddisfatte dalle scene più peccaminose, mentre le più delicate forse saranno un po’ schifate dagli aspetti più mostruosi e sanguinolenti, ma entrambe le categorie dovranno fare un grosso sforzo per non pensare allo sconvolgimento totale della storia, senza contare che entrambe sapranno benissimo come andrà a finire la prima stagione. Perché è probabile che ne seguirà un’altra. Ma ne avremmo davvero bisogno?
Dracula [Id., USA/Gran Bretagna, 2013] IDEATORE Cole Haddon.
CAST Jonathan Rhys Meyers, Jessica De Gouw, Thomas Kretschmann, Oliver Jackson-Cohen.
Durata 45 minuti (episodio), stagioni 1.