64° Festival Internazionale del Cinema di Berlino, 6-16 febbraio 2014
Il sole non scalda
Presentato nella sezione Berlinale Special, The Two Faces of January è l’esordio alla regia di Hossein Amini, sceneggiatore di origine iraniana famoso soprattutto per avere scritto Drive (nel suo curriculum compaiono anche, per esempio, Biancaneve e il cacciatore e Jude di Winterbottom).
Il film, tratto da un romanzo di Patricia Highsmith, si presenta come un noir abbastanza classico nell‘impostazione, che non ha nessuna intenzione di apparire originale e innovativo, e che mira ad essere un buon e robusto prodotto di genere. Ambientato tra Atene e l’isola di Creta, le cui atmosfere calde e desolate diventano una sorta di specchio contrapposto all’oscurità e al torbido della vicenda narrata, il film vive sulle colpe, sulle ossessioni e sul passato che non sparisce mai del tutto dei tre protagonisti: un ricco americano (Viggo Mortensen, bravissimo) in vacanza, la sua giovane moglie (Kirsten Dunst, così così ma comunque affascinante) e un giovane statunitense (Oscar Isaac, bravo) stabilitosi ad Atene, dove si arrabatta facendo la guida e compiendo qualche truffa. Incontratisi al Partenone, i loro destini presto si legano irrimediabilmente, fino alle conseguenze estreme. Se volessimo usare una definizione che dà sempre adito ad ambiguità semantiche e interpretative, e che se oggi è usata come il complimento più dolce domani diventa l‘insulto più grave, potremmo usare il termine medio: The Two Faces of January è infatti un ottimo prodotto di cinema medio, d’intrattenimento senza troppe pretese ma assolutamente efficace e coinvolgente. Sorretto da una sceneggiatura robusta e impeccabile, come facile pensare ad opera dello stesso Amini, il film dimostra grande compattezza narrativa e una notevole capacità di creare tensione e atmosfera, senza dare la sensazione di cadere nella banalità più trita e ritrita. Il nume tutelare è quello di Sir Alfred Hitchcock, continuamente ricordato per esempio dall’accenno alla tematica del falso colpevole o dal tema principale della colonna sonora (opera di Danny Elfman), che pare quasi una cover delle musiche di Bernard Herrmann. The Two Faces of January non trova però la sua linfa vitale solo nell’impeccabile sceneggiatura: Amini dimostra di avere talento anche dietro la macchina da presa, regalando scene di una certa efficacia stilistica e di un certo fascino visivo, che vanno oltre la regia invisibile al semplice servizio di una sceneggiatura compatta e che lasciano ben sperare per il futuro dello sceneggiatore iraniano.
The Two Faces of January [id., USA/Gran Bretagna/Francia 2014] REGIA Hossein Amini.
CAST Viggo Mortensen, Oscar Isaac, Kirsten Dunst, Daisy Bevan, David Warshofsky.
SCENEGGIATURA Hossein Amini. FOTOGRAFIA Robert Chappell. MUSICHE Danny Elfman.
Noir, durata 102 minuti.