Vivere la città
L’America e i suoi cittadini hanno lottato sempre per difendere le proprie radici e la loro storia, esaltando i propri principi a volte con un amor di patria esagerato e unilaterale. Al cinema questa foga patriottica è stata spesso mostrata, anche con biografie e gesta dei padri della Nazione: Gimme the Loot di Adam Leon è una dichiarazione d’amore per la città di New York, che come ben sappiamo è la “patria cinematografica” di molti registi.
Con il pretesto di raccontare la vita e l’arte dei writers di strada, Leon affronta soprattutto la società americana di oggi con i suoi problemi, economici e sociali, elusi però dal profondo sentimento di unità tra le persone. Malcolm e Sofia sono dei writers del Bronx, quando un loro murales viene rovinato da una gang rivale inizia una battaglia per conquistarsi il titolo di miglior writer della città, ma per farlo i due amici hanno bisogno una grossa somma di denaro… Ci sono tutti gli ingredienti per una pellicola piacevole, reale e puramente indipendente, con “eroi” ben distinti che lottano nel caos quotidiano che ormai è universale. Una sorta di “propaganda” per l’arte dei murales, spesso denigrati e considerati solo spazzatura di cattivo gusto ad opera di delinquenti, che ne restituisce la semplice impulsività del gesto artistico. Leon conosce bene la sua città e la racconta come farebbe una guida speciale, facendo emergere i luoghi e le persone a lui care, mediante uno scorcio quasi inedito della Grande Mela. Forse più di Malcolm e Sofia è la città ad essere protagonista, in essa si muove la scena come se fossimo in un lungo spot promozionale di cineturismo. Nella regia pacata ed elegante di Leon c’è un certo stile che, alcuni rabbrividiranno, ricorda il nostrano neorealismo; spesso il cinema indipendente americano si è rifatto allo stile documentaristico e di denuncia del nostro cinema di un tempo, mostrando personaggi e situazioni analoghe, tesi che sarebbe interessante approfondire. Sottostando ai limiti di un budget ridotto, Leon preferisce approfondire i suoi personaggi che non sono meri giovani incazzati e immaturi, ma individui che hanno già un loro posto nella società: la loro amicizia è anche lo spunto per innestare anche delle sfumature comiche senza scadere mai nel ridicolo. Un totale connubio tra azione e commedia senza orpelli autoriali ma con una sua specifica verosimiglianza, che non cede il passo al ricatto del classico prodotto alla Sundance. Gimme the Loot non è un film perfetto, del resto non lo pretende, ma rappresenta un ottimo esordio per un regista che se non verrà “sporcato” dalle logiche del cinema mainstream è da tenere d’occhio per il futuro.
Gimme the Loot [id., USA 2012] REGIA Adam Leon.
CAST Tashiana Washington, Ty Hickson, Meeko, Zoe Lescaze, Sam Soghor.
SCENEGGIATURA Adam Leon. FOTOGRAFIA Jonathan Miller. MUSICHE Nicholas Britell
Commedia/Drammatico, durata 81 minuti.