SPECIALE GRAND THEFT AUTO V
The Show America Deserves
Il primo, vero impatto con i media in GTA V si ha con Franklin. La prima volta che si entra nel salotto, con la zia in tuta rosa che tenta di fare aerobica e un cannone di erba medica (legale, come tutta l’erba in GTA V, tranne quella che offre Barry, che ti fa vedere alieni e pagliacci assassini) già rollato sul tavolino tra il divano e la tv. Le opzioni “siediti sul divano” e “Fuma”, a questo punto, sono scelte obbligate.
Mentre Franklin si perde nei suoi pensieri da fattone, accendiamo la tele ed è subito amore. Due canali ricolmi di programmi reazionari e contradditori, interrotti da pubblicità progresso alla rovescia e prodotti scadenti concepiti esplicitamente per una nazione popolata da ritardati mentali. Gli spot della birra Pisswasser (per veri patriottici americani, orgogliosamente prodotta in Germania) e dei negozi di armi Ammu-Nation, dei reality Serious Cougar e di Dude Eat Dog (“Quando il tuo migliore amico diventa pranzo”), e infine i programmi stessi, tutti talent, reality o cartoni animati iperviolenti e sessualmente ambigui, sono un qualcosa di ipnotico. Quante risate con Jack Howitzer is Jack Howitzer in Jack Howitzer, parodia del revival delle attempate star dell’action anni ’80, e che spasso con il cartoon Impotent Rage, dove un ipocrita miliardario ambientalista usa la sua superforza per difendere i diritti dei lavoratori, la libertà sessuale e l’ecosistema (toppando sempre alla grande), o il magico Moorehead Rise Again, copyright 1947, le avventure a base di nicotina di un detective privato maschilista, ubriacone, razzista e violento, dove i commies si infiltrano nel cinema, le minoranze etniche sono sempliciotte ma buone di cuore e le donne procaci e servizievoli, senza pretese di voto o parità sessuale (e con un paio di sberle tacciono subito).
Torniamo un momento alla Vita Vera. Abbiamo passato un’ora a guardare il personaggio di un videogioco che guarda la televisione fumando gigioni. E ci è piaciuto un sacco, al di là di quella bislacca sensazione di voyerismo a matrioska. Torniamo al gioco, alziamo il culo di Franklin dal divano e andiamo a farci un giro. In auto accendiamo la radio, GTA V offre 17 stazioni, ognuna con un suo genere musicale, e delle pubblicità tra una canzone e l’altra. Ed ecco che sentiamo lo spot di Serious Cougar, diamo un’occhiata intorno e vediamo cartelloni pubblicitari della Pisswasser (dove una modella provocante simula una pisciata in una bottiglia) e di altri prodotti o franchise o sette o banche o aziende che ancora non conosciamo, e forse non conosceremo mai. Alcuni non hanno spot in tv o in radio, altre sono presenti solo su internet e altre ancora sono citate unicamente nel manuale del gioco (scaricabile aggratis per mobile), quindi al di fuori del gioco stesso. Però sono dappertutto, ovunque, sempre presenti e di facile accesso (se ci siamo persi una puntata di Fame or Shame possiamo rivederla in streaming sul nostro cellulare, ad esempio), una presenza martellante che si insinua nella mente e la annichilisce, allo scopo di creare una nazione di sempliciotti a cui non solo vendere merda a prezzi elevati, ma facendogliela pure desiderare, presentandola come status symbol. È il capitalismo, baby, e sì, questo è un discorso che ha radici nella beat generation, ed è anche vero che la satira diretta, eccessiva e disgustosa – tipo il reality Rehab Island – scelta dalla RockStar è ormai stantia e risaputa, dopo Beavis & Butt-Head, South Park, I Griffih, Jackass e altri. Ma se i contenuti non convincono appieno, è nella complessità dellle interrelazioni tra i media che si rimane a bocca aperta: mai in un videogioco si era vista una tale precisione nel ricreare un sistema di tecnologie connesse tra loro, mai tale rete ha avuto simile importanza nel descrivere una società del tutto allo sbando, e mai è stata così decisiva nel particolareggiare un ambiente, una storia, dei personaggi. GTA V non sarebbe la stessa, grandiosa esperienza, senza la sua tv, la sua rete, la sua radio. Complimenti Rockstar! La prossima volta però, rivedi un po’ i contenuti.
Grand Theft Auto V [id., USA 2013] SVILUPPATORE Rockstar North.
DISTRIBUTORE Rockstar Games, Take Two. PIATTAFORME Playstation 3, X-Box 360.
Open World/Azione/Guida/Avventura.