INEDITO – GERMANIA 2012
Errare è umano?
Vi ricordate quegli spot della Vigorsol ambientati in una festa in maschera, con dei misteri da risolvere interattivamente? Se si elimina l’interattività della scelta delle porte, l’atmosfera si Errors of the Human Body è più o meno la stessa.
Un ricercatore scientifico diviene famoso grazie agli studi sulla sindrome che ha ucciso il figlio neonato. Corroso dalla perdita della famiglia e dai rimorsi, Burton continua le ricerche a Dresda, in un laboratorio in cui scopre che si stanno facendo strani esperimenti proprio sulle sue specialità. La paura per la diffusione di un virus letale porteranno a delle rivelazioni sconvolgenti sul passato dello scienziato e sui suoi errori. Il film è apprezzabile per l’evidente sforzo di rispettare una veridicità scientifica che fa da sottofondo a tutta la vicenda. Peccato però che la sceneggiatura sia piena di interrogativi lasciati irrisolti e incongruenze poco credibili, cui si uniscono le pecche di scenografi e costumisti (pur essendo nella ricca Germania, le divise da infermiere ospedaliero non sono di raso). Scarsi dialoghi, musica elettronica soffusa e recitazione a tratti caricaturale rendono davvero un’atmosfera da videoclip e una certa inclinazione sperimentale. La narrazione comunque non scorre troppo facilmente e questo fa sì che la cupezza del film sia alquanto smorzata: la tensione per la diffusione di una minaccia biologica che si vorrebbe rappresentare resta impigliata in un ingranaggio invaso da intermezzi melodrammatici che poco contribuiscono ad ottenere un buon risultato. A risolvere qualche dilemma e, in parte, dare un senso al resto della sceneggiatura arriva il finale. Se da un lato la svolta conclusiva dà giustificazione ai retorici inserti diegetici e agli abbondanti flashback, dall’altro sottolinea come sia stata mancata del tutto una linea narrativa. Volendo trattare argomenti e generi cinematografici molto eterogenei, si finisce per esibire un po’ di tutto, non dando niente di soddisfacente. Con un montaggio più accattivante, diciamo così più multimediale, vista l’indole generale del film, forse si sarebbe tenuta costante la tensione, che invece non viene mai fuori del tutto. Errors of the Human Body si colloca al limite tra thriller catastrofico e dramma psicologico, senza di fatto essere nessun dei due, rimanendo in un limbo in attesa di giudizio e con troppe domande aperte per essere risolto.
Errors of the Human Body [Id., Germania 2012] REGIA Eron Sheean.
CAST Michael Eklund, Karoline Herfurth, Tòmas Lemarquis, Rik Mayall.
SCENEGGIATURA Shane Danielsen, Eron Sheean. FOTOGRAFIA Anna Howard. MUSICHE Anthony Pateras.
Thriller, durata 100 minuti.