SPECIALE PAOLO VIRZÌ
Un giorno nuovo anche per te
È di questi giorni la notizia che il tasso di disoccupazione nel nostro Paese è al 41,6%, il risultato più negativo dal 1977. Nel 2008 la crisi stava iniziando a crescere e a far conoscere la sua drammatica portata; Paolo Virzì realizza Tutta la vita davanti senza sapere che oggi, forse, quel film non si potrebbe più girare… almeno per quanto riguarda la trama.
Quarto racconto di formazione, dopo Ovosodo, My Name is Tanino e Caterina va in città, Tutta la vita davanti è anche una favola nera con tutti gli elementi caratteristici del genere: c’è un’eroina, i suoi aiutanti, la cattiva di turno, momenti di evasione anche musicali, una voce narrante e una finale quasi consolatorio. Ma come si accennava prima, la vicenda della precaria Marta è quasi preistoria se si pensa al fatto che almeno lei un lavoro lo trova, anche se denigrante e castrante per una neolaureata. Tutta la vita davanti è ad oggi la pellicola più teorica e impegnata di Virzì, sviluppata attraverso l’alternarsi di due piani ben definiti: l’illusione e la realtà. Tutti i personaggi si illudono di aver raggiunto un obiettivo per poi rendersi conto che è tutto falso, utopico, vano. È la perfetta rappresentazione della generazione dei trentenni vittime di un sistema che non li riconosce come ingranaggio del motore, ma come un pezzo che non si sa bene dove debba essere montato. Ma Virzì ci regala anche un film che si basa sulla riscossa e sulla giusta punizione che i “cattivi” subiscono. Marta alla fine del suo viaggio confuso e impervio attraverso la precarietà della vita e dei sentimenti crescerà e riuscirà a farsi valere; lei è la fata che incolla tutti i pezzi del puzzle e riesce con i suoi gesti a migliorare il pazzo mondo in cui vive. Il tocco surreale presente in molte sequenze rappresenta l’unico modo grottesco di approcciarsi alla deriva sociale in cui siamo caduti, una caratteristica che insieme alla forza delle ottime interpretazioni di tutti gli attori ha fatto la fortuna di questa pellicola. Virzì critica un universo malato fatto di arrivisti e maligni consiglieri, soprattutto gli antagonisti Daniela e Giorgio Conforti, i personaggi della Ferilli e di Mastandrea, che – ognuno con le sue armi – approfittano della buona ma non stupida Marta. Sono loro i veri simboli della nostra epoca: chi sogna la gloria e la “bella vita” attraverso le sue più mostruose varianti, chi invece si atteggia a paladino dei giusti diritti ma in realtà è impotente e complice del sistema. Da anni ormai patiamo tutto questo con chi ancora è convinto che i problemi si risolvano con una bacchetta magica, e con chi invece con l’utopia ha creato un consenso ambiguo. Cerchiamo almeno di non farci più prendere in giro, del resto abbiamo tutta la vita davanti!
Tutta la vita davanti [Italia 2008] REGIA Paolo Virzì.
CAST Isabella Ragonese, Sabrina Ferilli, Massimo Ghini, Valerio Mastandrea, Elio Germano.
SCENEGGIATURA Paolo Virzì, Francesco Bruni. FOTOGRAFIA Nicola Pecorini. MUSICHE Gabriella Conti, Marco Streccioni.
Commedia/Drammatico, durata 117 minuti.