La vita di un testimone fuori dal comune
Dopo il recente successo di Lincoln, il filone presidenziale torna prepotentemente al cinema con un racconto struggente, forse troppo prolisso ma con un cast stellare, plasmato sulla falsariga dell’incredibile biografia di Eugene Allen, maggiordomo della Casa Bianca che per oltre trent’anni è stato a contatto con uomini del calibro di J.F.K. o Reagan.
L’occasione di riscattare il destino per Cecil Gaines, nato nel 1919 nel profondo sud statunitense da una coppia di braccianti di colore, arriva sarcasticamente proprio assieme alla brutale uccisione del padre. I sensi di colpa dell’anziana madre del fattore della piantagione di cotone, impotente nel fermare le vessazioni perpetrate dal proprio figlio nei confronti della madre di Cecil ma decisa a porvi rimedio in maniera alternativa, fanno sì che il bimbo sia dispensato dal faticoso lavoro dei campi. Saranno proprio i modi compìti e la meticolosità apprese durante il lungo servizio domestico alla piantagione che lo faranno diventare un perfetto maggiordomo, spianandogli persino la strada fino alla Casa Bianca. Qualità che paradossalmente fungeranno da base pure per l’accusa di codardia del primogenito Louis, impegnato in prima linea nell’attivismo politico. Ma, si sa, le rose più belle spesso hanno anche le spine: e raggiungere un simile traguardo professionale e la conseguente agiatezza economica non bastano ad evitare divergenze di pensiero con i figli. Non deve essere semplice restare assolutamente impassibili quando, proprio sotto i tuoi occhi, un continuo defilé di influenti capi di stato non solo plasma letteralmente la Storia mondiale ma influenza pure il raggiungimento della tanto anelata dignità politica della tua gente e contemporaneamente l’America tutta s’infiamma per l’immanente segregazione sociale. Partendo dal punto di vista di uno dei gruppi etnici americani più vessati di sempre, Daniels tenta di spiegare le ragioni del perdurare del dualismo della personalità tra la dimensione pubblica e quella privata e di tante altre contraddizioni che insediano l’umanità intera. E lo fa puntando il dito contro l’ipocrisia di una nazione che, pur professandosi paladina dell’equità tra i popoli, nasconde dei terribili scheletri nell’armadio. Ribadendo quanto la sanguinosa guerra del Vietnam – dove nativi e afroamericani, pur essendo ancora vittime di discriminazione razziale, combatterono per difendere proprio quella patria che li segregava (una triste verità già vista nello snobbato
Windtalkers) – sia stata decisiva nel risvegliare la coscienza sopita degli Usa.
The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca [The Butler, USA 2013] REGIA Lee Daniels.
CAST Forest Whitaker, John Cusack, Lenny Kravitz, Oprah Winfrey, Jane Fonda.
SCENEGGIATURA Lee Daniels, Danny Strong. FOTOGRAFIA Andrew Dunn. MUSICHE Rodrigo Leão.
Biografico/Drammatico, Durata 112 minuti.