SPECIALE HEIST MOVIE
Uomini dentro/dentro gli uomini
Chi è Dalton Russell? A chi parla quando dice “fate attenzione a quello che dico perché scelgo le parole con cura e non mi ripeto mai”? Spike Lee comincia il suo film del 2006 con un primo piano frontale di Clive Owen che si rivolge alla camera.
Il contatto visivo e quasi ipnotico tra Dalton Russell e lo spettatore stabilisce che saremo testimoni di una manipolazione, di un “prestigio” (e The Prestige di Nolan è dello stesso anno di Inside Man), che come tutti i prestigi porta l’attenzione altrove per distoglierla dall’evidenza. Il colpo con cinquanta ostaggi alla banca Manhattan Trust, infatti, non è quello che sembra, e il detective mediatore Keith Frazier (cui Denzel Washington dona l’esatta gradazione ora di gioviale onestà, ora di ferma determinazione) è abbastanza sveglio da capirlo non appena compare sul caso l’ambigua Madeleine White. La connivenza tra potere finanziario e politico è subito suggerita dalla confidenza stizzita tra il sindaco di New York e la White: è il Palazzo a contrapporsi alla Strada, su cui vivono e lavorano civili e poliziotti fin troppo teleguidati dallo stereotipo etnico. Se spesso l’heist movie cela un inganno machiavellico pienamente comprensibile solo alla fine, quando tutti i tasselli vanno al loro posto, Inside Man scopre le carte e le motivazioni di Russell relativamente presto, prendendosi poi il tempo di osservare le microconseguenze del sequestro, i dettagli imprevisti e imprevedibili, concentrandosi sul panico e sullo spettro del terrorismo che, anche se mai esplicitato, serpeggia tra le forze dell’ordine. Altrettanto protagonista del film è il multiculturalismo di New York, che nonostante tutto convive, più che con uno scoperto razzismo, con una radicata e quasi compiaciuta ignoranza, per cui ad esempio un arabo e un indiano sono indistinguibili. Regia e sceneggiatura si incastrano perfettamente in una profusione di dettagli e soluzioni visive efficaci (i riferimenti continui alla condizione di imprigionamento fisico e metaforico, zoom e carrelli soggettivizzati, innesti temporali). Nelle maglie dell’ingegnoso trucco da risolvere, Dalton Russell e Spike Lee infilano i frammenti del vero oggetto problematico del loro interesse: lo strapotere del denaro, il sopruso, il revisionismo storico. Questioni civili e morali, che spiccano sopra il puzzle ricomposto del “come” finalmente svelato.
Inside Man [id., USA 2006] REGIA Spike Lee.
CAST Denzel Washington, Clive Owen, Willem Dafoe, Jodie Foster, Christopher Plummer.
SCENEGGIATURA Russell Gewirtz. FOTOGRAFIA Matthew Libatique. MUSICHE Terence Blanchard.
Thriller, durata 129 minuti.