Futuro interiore, futuro anteriore
“È praticamente ovvio che esistano altre forme di vita”, cantavano i gloriosi Bluvertigo nel 1997. In una calda notte di mezza estate lo scopre anche lo psicologo Raniero che, mentre guida la sua auto, s’imbatte in un prisma luminoso nel cielo.
Una frazione di secondo sufficiente a far sbandare il veicolo e a farlo cadere in un fosso. Siamo nel 2048, nientepopodimeno che ad Udine (“la città meno fantascientifica che conosca” dirà l’autore Manuele Fior in un’intervista), e il futuro che prende forma davanti ai nostri occhi è piuttosto credibile: non fosse per i quadri che cambiano immagine col tocco di un dito e per le macchine teleguidate, ci parrebbe di essere nella nostra contemporaneità. E invece no: qua sono passati 27 anni dai moti che hanno disunito l’Italia, e da un bel pezzo ha ormai preso piede una “Nuova Convenzione” secondo la quale si può avere più partner nello stesso momento seguendo il principio di non esclusività sessuale. Si tratta proprio di uno statuto legale, vissuto dagli accoliti come un nuovo stato dell’evoluzione sociale contro le misure di repressione emotiva. Raniero fa spallucce, anche quando nel suo studio si presenta la stramba Dora, ragazza dalla sagoma sinuosa che afferma di soffrire di allucinazioni visive e di possedere il dono della telepatia. L’incontro al contrario sarà per lo psicologo punto di svolta e apertura, verso – citando ancora i Bluvertigo – “tutto ciò che non riesce ancora ad immaginare”. Pare che l’idea per L’intervista sia venuta al cesenate Manuele Fior dopo aver visto un fake sugli UFO su Youtube, spunto mescolato ai racconti di mamma e nonna sulla visione di un oggetto luminoso nel cielo friulano degli anni ’60. Attraverso sfumature delicate e neri profondissimi, L’intervista si impone come un affascinante poema sull’esistenza che procede a dispetto di tutto e tutti. Dora, Raniero e la di lui moglie Marta sono anime immerse in un profondo senso di frustrazione di fronte alla limitatezza del mondo (“Dora, lei è molto giovane”, dichiara il protagonista sottolineando la presunta ingenuità della sua paziente; “No. È il mondo che è vecchio. E falso e stupido e senza senso. Piccolo, ottuso, finito” risponde lei). Tutti soffrono, e forse si convincono per questo di meritare qualcosa. Ma nel 2048 non c’è tempo per i sentimenti, tutto è immateriale. Almeno fino alla comparsa dei fenomeni paranormali, che offriranno l’occasione per una nuova conoscenza della realtà. E così in un futuro ancora più lontano a tenere viva la memoria del passato non sarà il racconto sull’evoluzione tecnologica o quello sul contatto con civiltà aliene e sconosciute, ma la passione, l’affetto, le emozioni e la sensibilità di cui siamo (stati) capaci noi esseri umani.
L’intervista [Italia 2013] AUTORE Manuele Fior.
DISEGNI Manuele Fior. PUBBLICATO DA Coconino Press e Fandango.
Graphic novel, B/N, 176 pagine.