Quel disperato bisogno di importanza
Con la massificazione dei media e l’evolversi della tecnologia, tutto sembra raggiungibile in un attimo, con un solo click. Se per conoscere il divo del cinema degli anni ’20 serviva andare al cinema, oggi attraverso internet si può osservare in diretta la propria beniamina sportiva curarsi i traumi post-partita. Idolazione.
Eppure le star sono esseri umani come noi, ed è proprio per ricercare la loro umana naturalezza che seguiamo costantemente la loro vita “privata” e ci illudiamo, spesso, che quella che ci viene mostrata sia vita “privata reale”, e non costruita. Ma sarà davvero così? Non c’è risposta nemmeno negli innumerevoli programmi televisivi che impazziscono su quest’argomento. Nel corso degli anni le edizioni sono variate, i format acquistati e modificati, rinnovati, stravolti. Quest’autunno il palinsesto di Rai 1 ha proposto per due sere a settimana questo tipo di programmi: Ballando con le stelle e Tale e Quale Show. Nel primo, giunto ormai alla nona (!) edizione, personaggi famosi accoppiati a ballerini professionisti devono mostrarsi in grado di ballare. Vengono mostrate le loro prove, le difficoltà, le inimicizie che si creano a causa della gara ad eliminazione che produce più battibecchi che non sana competizione. Sulle note di canzoni famose storpiate, pardon, riarrangiate su ritmi latini o caraibici, vediamo attori, sportivi e cantanti, tentare mosse e passi che un tronco farebbe meglio. E, se anche qualche “concorrente” se la cava, la giuria risulta talmente fastidiosa da chiedersi chi sono quelli che spendono il proprio sabato sera a guardare Rai 1. Eppure gli ascolti parlano chiaro: 5.403.000 spettatori pari al 25,75% di share, dati Auditel del 30/11/2013. Ma il peggio non ha fine, perché al venerdì c’è lo show condotto da Carlo Conti. Se ballare non è abbastanza, bisogna truccarsi, imparruccarsi e imitare cantanti famosi, e a farlo sono altrettanti personaggi famosi (insomma, qualcuno sì, ma gli altri?). Parossismo. “Perché?” è l’unica domanda che ci si riesce a porgere. “Evita!” è l’unico consiglio che si riesce a dare: hai già la tua carriera, il tuo ruolo, il tuo posto nello spettacolo. Non fare quello che non sei tenuto a mostrare di saper fare (specie se non lo sai fare). Sì, questa è una critica di valore. Non che il palinsesto digitale in genere offra programmi di elevato stato culturale. Ma, se proprio devo accendere la tv e vedere qualcuno di famoso messo alle strette con prove impossibili, preferisco guardare Pechino Express su Rai 2. Là almeno i concorrenti si trovano in un contesto totalmente straniante e, anche se rimane il dubbio che le puntate siano costruite e “romanzate”, se non altro è possibile vedere realtà nuove, conoscere qualcosa riguardo i Paesi attraversati, le loro tradizioni, un po’ di geografia, politica, economia. Cultura. Non troppo però, che fa male.
Ballando con le stelle [Italia 2005-2007, 2009-in corso].
PRODUTTORE Bibi Ballandi Entertainment.
PRESENTATORE Milly Carlucci, Paolo Belli. RETE Rai 1.
Gara di ballo/Talent Show, durata 200 minuti circa (puntata).
Tale e Quale Show [Italia 2011-in corso] REGIA Maurizio Pagnussat.
PRODUTTORE Endemol Italia, Rai.
PRESENTATORE Carlo Conti. RETE Rai 1.
Talent Show, durata 130 minuti circa (puntata).
Pechino Express [Italia, 2012-in corso].
PRODUTTORE Magnolia S.p.a. RETE Rai 2.
PRESENTATORE Costantino Della Gherardesca.
Talent Show, durata 130 minuti circa (puntata).