31° Torino Film Festival, 22-30 novembre 2013, Torino
Cospirare con la finzione
Presentato nella sezione “After Hours” del trentunesimo Torino Film Festival, The Conspiracy è un mockumentary canadese che, indagando l’inquietante territorio delle teorie cospirazioniste, costruisce una narrazione tesa e serrata, prossima a un thriller non convenzionale, efficacissima per il suo finale al cardiopalma.
Il film racconta la storia di Aaron e James, amici d’infanzia ed entrambi filmmaker, interessati ad approfondire con un documentario la storia di Terrance, newyorkese di mezza età dedito, per follia o vocazione, a teorizzare vere e proprie cospirazioni di carattere planetario, legate agli interessi dei governanti e a curiose coincidenze tra gli eventi della Storia. Il documentario pare interrompersi d’improvviso quando Terrance scompare misteriosamente nel nulla, e il suo appartamento viene trovato svuotato, come dopo una brutale intrusione. L’evento scatena la necessità di una scelta – proseguire o meno il film – e separa le aspettative di Aaron, sempre più ossessionato dalle teorie di Terrance, da quelle di James, più cauto e vincolato dalle responsabilità familiari – una moglie e una bambina. Tutto precipita quando nelle ricerche emerge il nome di una società segreta di stampo massonico dietro la quale potrebbero celarsi le decisioni dei più importanti governanti del pianeta circa il nuovo ordine mondiale. A un passo dalla verità, i due si infiltrano a uno degli incontri della loggia, documentando la loro sortita grazie a microcamere fissate al fermacravatte, ma ad attenderli troveranno il terrore puro. Esperimento di sicuro interesse e buona tenuta in termini di intrattenimento, The Conspiracy gioca con l’esperienza dello spettatore contemporaneo in quanto fruitore di immagini, contribuendo in vari modi a stratificare il presunto documentario di materiali e prospettive: interviste, intrusioni in spazi privati o segreti, materiale proveniente dalla rete e found footage, fino alla documentazione in tempo reale tramite camere “non viste”. Il lavoro del regista Chistopher MacBride, più che riuscire con cura nell’arte del mockumentary (troppi indizi tradiscono la natura fictional dell’operazione), parrebbe tuttavia finalizzato alla costruzione di un thriller atipico e vorticoso, sempre più soffocante e ostile. Perché allora considerare The Conspiracy anche un intrigante tentativo di giocare con il labile confine tra verità e finzione? Proprio per il suo tema, quello delle teorie cospirative, il più manipolato e inflazionato del momento, un terreno molto sottile dove convivono, a gradi alterni di fondatezza, le più assurde ossessioni dell’uomo comune e le effettive, sconcertanti forme di controllo del potere sulle nostre vite. Da vedere.
The Conspiracy [id., Canada 2012] REGIA Christopher MacBride.
CAST Aaron Poole, James Gilbert, Ian Anderson, Peter Apostolopoulos.
SENEGGIATURA Christopher MacBride. FOTOGRAFIA Ian Anderson. MUSICHE Darren Baker.
Thriller, durata 84 minuti.