Buona domenica (?)
Immaginatelo così l’“Homo domenicalis”: in pigiama, sul divano, col telecomando in mano, pronto a sopravvivere. Facendo zapping incontra una fauna da circo che ha un solo pregio: non farlo pensare. Su Rai 1 trovi Mara Venier con Domenica in, su Canale 5 Barbara d’Urso con Domenica Live, su Rai 3 ti imbatti in Licia Colò con Kilimangiaro – Come è piccolo il mondo.
Partiamo da quest’ultimo. La presentatrice ci accompagna con filmati inediti alla scoperta di mete da sogno e di luoghi vicini ma a noi sconosciuti; confidenziale ed elegante nella conduzione, assieme a Dario Vergassola, ironico e irriverente, confeziona un programma piacevole, capace di cambiare – titolo, studio, molto più tecnologico, aggiungendo la musica di artisti internazionali che si alternano sul palco – senza snaturarsi, anzi rimanendo un appuntamento d’obbligo per chi vuole viaggiare restando a casa. I suoi spettatori sono un buon numero per la rete, di nicchia, ma affezionati. Più cruenta è la battaglia tra la Venier e la d’Urso. A inizio stagione la bionda padrona di casa è in brodo di giuggiole per il ritorno a Domenica in, personale territorio di caccia. L’intento è quello di intrattenere il pubblico, dare un buon prodotto, gli ascolti passano in secondo piano. La nazional-popolare Mara intrattiene raccontando la settimana trascorsa attraverso un giornalista, interviste a personaggi dello spettacolo, della canzone, non dimenticando però la celebrazione della Rai – anche grazie alla sigla in cui compaiono alcuni protagonisti di Mamma Rai. La d’Urso è soldato d’azienda, armata di mimica partenopea – su cui si è molto ironizzato -, supportata dallo zoccolo duro delle sue “sciure”, si prepara alla sconfitta, perchè parafrasandola “Mara è una grande professionista e io perderò sicuramente”. È bieca, falsa modestia quella della Barbarella che affronta il palco da corifea di Mediaset, vessilifera dello spirito berlusconiano, portatrice sana di una mistificante e mistificata allure di “una di noi”: gioisce e soffre per i nostri figli – lei è madre -, si indigna per il mondo d’oggi, – lei è donna dabbene -, è percorsa da brividi di voluttà di fronte allo “gnocco” di turno – lei è una napoletana passionale. Lei è una grande lavoratrice, animata com’è da spirito aziendale, difende se stessa, i suoi collaboratori, Canale 5 – come dimenticare l’intervista a Berlusconi – , e conoscendo ciò che piace a noi, confeziona un “rotocalco catodico”, passando dalle sue/nostre “battaglie” e dalla cronaca alle “famose” dursinterviste. L’“Homo domenicalis”, intrappolato in quel gorgo di nulla e di niente, precipitato in un soffocante “cupio dissolvi”, è eroe fiero e consapevole di essere sopravvissuto alla giornata “più inutile” della settimana. Morale della favola: meglio uscire.
Domenica in [Rai 1, 1976 – in corso]
PRODUTTORE Vari. PRESENTATORE Mara Venier.
Intrattenimento, durata 290 minuti (puntata).
Kilimangiaro – Come è piccolo il mondo [Rai 3, 1998 – in corso]
PRODUTTORE Andrea Dorigo, Licia Colò. PRESENTATORE Licia Colò, Dario Vergassola.
Documentari, durata 240 minuti (puntata).
Domenica Live [Canale 5, 2012 – in corso]
PRODUTTORE Videonews. PRESENTATORE Barbara d’Urso.
Talk show, durata 290 minuti (puntata).