INEDITO – OLANDA 2012
Vola, ragazzo, vola!
Vincitore del premio per la miglior rivelazione continentale agli ultimi European Film Awards, Kauwboy, dell’olandese Boudewjin Koole, è un piccolo grande film sull’elaborazione del lutto e sulle assenze che pesano nella vita di tutti i giorni, centrando l’obiettivo sugli effetti che questi hanno sull’infanzia (ma non solo).
La cornice “verista” stile Fratelli Dardenne, depurata però dai significati sociali e politici, fa da sfondo alla favola dell’amicizia tra JoJo, bimbo rimasto orfano di madre, e un piccolo di taccola trovato ai piedi dell’albero da cui è caduto e adottato dal bimbo. Il rapporto col piccolo volatile permette al giovane protagonista di superare e affrontare il problematico rapporto fatto di incomunicabilità reciproca col padre in crisi per la perdita della moglie, di fare amicizia con una coetanea e di capire, interiorizzare e superare la dipartita della figura materna. Più indirettamente, questo contribuisce al superamento del lutto anche da parte della figura del genitore, in realtà, al di sotto della corazza di durezza e di introspezione, ben più colpito dalla scomparsa di quanto in realtà lo sia il bambino.
Jojo si prende cura del corvetto come fosse, in un certo modo, suo figlio, trovando quindi in se stesso gli elementi e l’affetto che più gli mancano, passando da una situazione passiva di ricezione ad una attiva di “agente” e di donatore. Il processo di elaborazione e superamento del lutto è, naturalmente, fatto di scontri, di crisi, di scoppi di violenza, di corse rabbiose e di un rifiuto della realtà, che si alternano ai momenti più sereni e toccanti dell’amicizia con l’animaletto e con la coetanea amica. Il climax narrativo si conclude con un’altra piccola/grande tragedia, rivelatasi però decisiva nel far tornare la serenità, nel far ritrovare il rapporto padre-figlio e nel consolidare la consapevolezza del bimbo, ora capace di capire e affrontare meglio la realtà e il passato. Lo stile riflette i cambi d’umore e di sensazione del piccolo protagonista: alla mdp che lo accompagna e segue gli attimi di maggiore quiete e felicità -quindi in quelli in cui è in atto l’elaborazione e l’evoluzione- come se anche lei (e quindi noi) stesse correndo e pedalando con JoJo, o volando col corvo, si alternano in due/tre significativi momenti di crisi e perdita di sé, dei blocchi totali del movimento, con fotogrammi fissi come fossero fotografie in scena. Al di là di qualche momento narrativamente un po’ meccanico e forzato, la capacità di Koole di far convivere lo sfondo realista e l’essenza di favola regala un film tenerissimo e commovente nella sua sincerità.
Kauwboy [id., Olanda 2012] REGIA Boudewjin Koole.
CAST Rick Lens, Loek Peters, Ricky Koole, il corvetto.
SCENEGGIATURA Jolein Laarman, Boudewjin Koole. FOTOGRAFIA Daniel Bouquet. MUSICHE Helge Slikker.
Drammatico/Favolistico, durata 87 minuti.