Ma che belli gli anni ’80
È nella costruzione planimetrica che si basano tutte le meccaniche di Hotline Miami, videogame che modella la nostra percezione sulla suddivisione spaziale degli ambienti: le stanze divengono recinti, o meglio arene, dove il minimo l’errore viene immediatamente punito, condensando tutto nell’irruenza del penetrare un luogo, perché è con lo spalancare della porta che si dà inizio alla propria irrefrenabile violenza.
Questo atto si ripete innumerevoli volte, in cui il nascondersi dietro le pareti diviene essenziale per la sopravvivenza in combattimenti sempre più veloci e sadici, e l’importanza dell’arma che s’impugna è relativa se non per riuscire a districarsi negli interni pieni di nemici. Un game che basa le sue meccaniche nella composizione di combo sempre più lunghe e varie, come negli arcade passati, e come di una volta è la confezione del titolo, riprendendo grafica e impostazione dei menù dei vecchi cabinati. Una storia ambientata negli anni Ottanta, in un’estetica pop caleidoscopica, capace di riunire crimine, violenza e divertimento. Il sadismo che contraddistingue il personaggio principale muta nel completare missioni – lavori di pulizia criminosa – affidateci da misteriosi uomini in maschera. L’atmosfera oscura e di disturbante irrealtà, presente durante gli incontri dei mandanti, mette in discussione non solo la credibilità degli incontri stessi ma anche quella del mondo circostante. Hotline Miami mostra evidenti spunti derivati da Drive di Refn, partendo dal tema musicale ritmicamente sinuoso che ricalca quello di Nightcall di Kavinsky, ma in generale immergendo il gioco intero nel segno distintivo dell’esperienza sonora, riprendendo poi soprattutto la vicenda nel percorso amoroso solitario e sanguinoso. Ovviamente lontano dalla stilosa messa in scena del mondo della pellicola, Hotline Miami colpisce nell’inquietante atmosfera malata data dalla violenta bestialità dei personaggi, che contrasta con la patinatura stereotipata dell’universo anni Ottanta. Seppur con una narrazione scarna questa non diviene mai elemento superficiale ma riuscito collante da uno stage all’altro. Rimarcato nella sua estetica vintage, Hotline Miami diviene uno degli esempi di punta della sempre più presente tendenza nel indie gaming contemporaneo, nel quale per ritrovare una purezza di gameplay – in questo caso tra lo strategico e l’adrenalinico – sia necessario uno sguardo e l’uso di una confezione che ci arrivi direttamente dal passato.
Hotline Miami [USA 2012]
SVILUPPATORE Dennaton Games. DISTRIBUTORE Devolver Digital.
PIATTAFORME Playstation 3, X-Box 360, PC.
Azione.