XIII TOHorror Film Fest, 12 – 16 novembre 2013, Torino
Paura sotto la Mole
Giunto alla tredicesima edizione, il Tohorror Film Festival ha presentato anche quest’anno una ricca scelta agli appassionati di cinema del terrore: da presentazioni di libri sul tema, a incontri, a lungometraggi inediti e non, ai cortometraggi, facendo leva sulle due sezione principali: il concorso lungometraggi e quello dedicato ai corti.
In quest’ultimo, oltre ad opere dallo sperimentalismo un po’ fine a se stesso, quelle che sembrano voler creare paura facendo venire mal di testa con ricercarti e rimbombanti effetti visivi e sonori, ad altre ben fatte ma dalla dubbia utilità (come La cassa di Filippo Vitarnelli, riassunto de La Casa di Raimi in stop motion e con pupazzetti: ben fatto, ma…boh?), si sono visti corti che mostrano la capacità dei registi di creare tensione con la mdp e l’uso di spazi, ambienti e suoni, sia riprendendo canoni e stereotipi diffusi, sia cercando di avere un approccio più originale, anche dialogando con altri generi. Per esempio, lo stralunato grottesco sarcastico La ballata di X e Y di Carlo Battelli, dove un serial killer argentiano invade una situazione da sit-com: una coppia a letto che litiga (un po’ come Sandra e Raimondo) e parla di sé e degli amici, tra accuse reciproche, frustrazioni, malignità e piccole e grandi ipocrisie. Peccato solo che il grottesco prenda un po’ troppo la mano nel finale, ma questo poco toglie alla sagacia e al sarcasmo dell’opera. Attraversato da un’ironia costante è anche il pre-apocalittico E.N.D. di Allegra Bernardoni, Luca Alessandro, Federico Greco, ambientato in un’agenzia funebre dove lavorano “tre uomini che possono sconfiggere la morte, ma loro ancora non lo sanno”, mentre al di fuori inizia ad imperversare un’epidemia che fa tornare in vita i defunti: l’ironia, che rimanda a modelli alti come Landis e Dante, accompagna il climax che porta allo scoppio del “fattore horror”, prima accennato con dettagli e scelte stilistiche, e poi palesato nel finale. L’idea e i personaggi che sorreggono i 26 minuti del corto hanno comunque le carte in regola per essere approfonditi e sostenere anche un eventuale lungometraggio. Più tradizionali, ma allo stesso modo interessanti, Anger of the Dead di Francesco Picone, dove un futuro in mano agli zombi diventa occasione per la protagonista di ripensare e superare il trauma della maternità perduta, e Dal profondo di Luca Caserta, ispirato a Lovecraft e a Poe, in cui il regista si mostra abile a gestire volti, spazi, rumori e ambienti nel non freschissimo plot della casa maledetta. Per concludere questa breve carrellata, si può notare come sia La ballata di X e Y che E.N.D., pur riusciti, siano sintomatici di una tendenza che, come dire, sacrifica l’essenza del cinema di paura alla satira e all’ironia, rendendo l’horror strumentale alla “commedia” o al grottesco, guadagnando in sorrisi ma perdendo molte delle funzioni metaforiche e catartiche del genere.
La ballata di X e Y [Italia 2013] REGIA Carlo Battelli.
Horror/Grottesco, durata 22 minuti.
E.N.D. [Italia 2013] REGIA Allegra Bernardoni, Luca Alessandro, Federico Greco.
Horror, durata 26 minuti.
Anger of the Dead [Italia 2013] REGIA Francesco Picone.
Horror, durata 15 minuti.
Dal profondo [Italia 2013] REGIA Luca Caserta.
Horror, durata 19 minuti.