Festival Internazionale del Film di Roma, 8 – 17 novembre 2013, Roma
Nonostante tutto, è sempre Romeo e Giulietta
La più grande storia d’amore mai raccontata, Romeo e Giulietta, torna al cinema in un nuovo adattamento. Presentato all’ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma nella sezione Fuori Concorso, Romeo and Juliet dell’italiano Carlo Carlei ha l’arduo compito di dimostrarsi all’altezza della leggendaria tragedia dei due amanti di Verona, di cui tra film, musical teatrali, libri e citazioni, ormai si sa tutto e l’unica sorpresa potrebbe essere il lieto fine (tabù comunque già infranto da Lloyd Kaufman nel suo Tromeo & Juliet).
Come da previsione, anche questo Romeo and Juliet è fedele all’originale, e non potrebbe essere altrimenti. A differenza dell’inedita e visionaria versione di Baz Luhrmann, ancora inavvicinabile, Carlei si affida a una messa in scena molto più classica, quasi teatrale, volendo forse attenersi di più alla versione di Franco Zeffirelli. Una ricostruzione impeccabile della storia, impreziosita da ottimi costumi rilancia l’immortalità di questa tragedia, in un film a metà strada tra il classico e il moderno. È chiaro l’intento del regista di voler rivisitare il testo shakespeariano in una chiave di lettura più attuale, puntando soprattutto su due attori dalla faccia da bravi ragazzi, giovani e belli: Douglas Booth e Hailee Steinfeld – la bambina de Il Grinta. Dimenticati Leonard Whiting e Olivia Hussey, Leonardo Di Caprio e Claire Danes, i nuovi volti di Romeo e Giulietta hanno il difficile compito di mostrarsi all’altezza, e nonostante l’alchimia tra i due non sia delle migliori, riescono, soprattutto con la spensieratezza della loro giovane età, a portare freschezza e novità allo schermo. Supportati anche da Paul Giamatti e Damian Lewis, l’intero cast si muove con disinvoltura tra le scenografie medievali, ma a convincere è soprattutto Kodi Smit-McPhee nel ruolo di Benvolio, con tutta la sua innocenza e irrazionalità. La forza del film, però, ricade tutta nella sceneggiatura di Julian Fellowes, volta a mantenere il testo classico e solenne, con parole illustri e seicentesche che innalzano la storia alla sua originalità. Se a questo si aggiungono scelte registiche particolari – bellissima l’atmosfera della festa in maschera, particolari i duelli tra Tebaldo e Mercuzio – un’attenzione meticolosa ai dettagli e un’onnipresente colonna sonora, il risultato cinematografico non riesce ad essere del tutto originale ed innovativo. Ma al di là di questo, visto che la storia tra i Montecchi e i Capuleti rimane comunque immortale, perché non emozionarsi ancora una volta con una nuova versione di Romeo e Giulietta? Dopotutto stiamo sempre parlando di Wiliam Shakespeare.
Romeo and Juliet [id., Gran Bretagna/Italia/Svizzera 2013] REGIA Carlo Carlei.
CAST Douglas Booth, Hailee Steinfeld, Paul Giamatti, Damian Lewis, Ed Westwick, Kodi Smit-McPhee.
SCENEGGIATURA Julian Fellowes. FOTOGRAFIA David Tattersall. MUSICHE Abel Korzeniowski.
Romantico/Drammatico, durata 118 minuti.