Persone e personaggi
Jobs ripercorre le fasi della formazione e della carriera di Steve Jobs, impersonato per l’occasione da Ashton Kutcher. Dalle avventure amorose (e non solo) dei tempi universitari all’incontro/scontro/confronto con l’economia tecnologica in pieno e rapido sviluppo, la pellicola offre un ritratto di colui che già in molti indicano come il genio del nuovo millennio.
In realtà la sceneggiatura si concentra solo su alcune vicende di questa storia, diciamo pure quelle più prettamente elettroniche, mentre tralascia in toto altre esperienze, come la fondazione della Pixar, lo sviluppo Next o semplicemente l’interiorità del personaggio, che certo non può essere soddisfatta da alcuni primi piani o dettagli di mani tremanti. L’interpretazione del personaggio raggiunge buoni livelli, anche se con ritmo altalenante, passando da convincenti sguardi penetranti e intensi alla camminata forzata e ostentata, che per questo risulta quasi fastidiosa. La resa dei personaggi trova i suoi momenti più felici nei caratteri secondari, soprattutto in Josh Gad che nei panni di Steve Wozniak rende la prova migliore del prodotto. In generale, si può parlare di buone performance ma nella media, che non fanno mai confondere la finzione con la realtà, non fosse altro per il fatto che la sceneggiatura non fornisce elementi che possano creare un immaginario e una profondità personale. Le due ore di pellicola però non rendono la maestosità e la potenza del fenomeno spirituale ed economico di Steve Jobs, componendo di fatto una struttura con poco mordente, che in molti momenti annoia e scorre senza interessare. Andando oltre le luci quasi epiche, i movimenti di macchina lenti e sensuali e le interessanti scelte musicali, il film ha ben poco a che fare con il racconto celebrativo e commemorativo che era stato annunciato o quanto meno che il popolo di seguaci del “genio della Apple” si sarebbe aspettato. In effetti, però, anche la promozione e la distribuzione del titolo si sono allineati a questo tono dimesso che caratterizza il risultato sul grande schermo. Tanto lontano da un biopic quanto da una celebrazione in pompa magna, pur essendo una realizzazione elegante, non riesce ad ammaliare gli appassionati quanto aveva fatto il suo ben più lungimirante predecessore I pirati della Silicon Valley (Martyn Burke, 1999).
Jobs [Id., USA 2013] REGIA Joshua Michael Stern.
CAST Ashton Kutcher, Josh Gad, Dermot Mulroney, Matthew Modine.
SCENEGGIATURA Matt Whiteley. FOTOGRAFIA Russell Carpenter. MUSICHE John Debney.
Biografico/Drammatico, 122 minuti.