SPECIALE PAURA IN ALTO MARE!
Agli albori della pirateria cinematografica
Ci sono tanti buoni motivi per vedere il film muto che scrisse lo stesso Douglas Fairbanks sotto lo pseudonimo di Thomas Elton. Se guardiamo dal lato tecnico è una delle primissime pellicole ad essere stata girata in Technicolor bicromico, o in parole povere per i non addetti ai lavori, a colori.
Volgendo la nostra attenzione alla storia, la trama narra un tipico racconto di “cappa e spada” dove il duca Arnoldo, divenuto pirata per distruggere dall’interno coloro che gli assassinarono il padre e lo confinarono a lungo su un’isola, assume l’identità del feroce Pirata Nero e rischia la vita per salvare la bella principessa Isobel, spacciandola per un suo ostaggio. Ben lontani dai pirati presentati negli ultimi tempi e capitanati da Jack Sparrow, i filibustieri de Il pirata nero sono più vicini a quelli descritti nei classici romanzi di pirateria, uno su tutti Il corsaro nero di Salgari: assetati di tesori, esploratori, crudeli e al contempo custodi di tutto il fascino della vita nomade per mare, tra isole inesplorate e onde impetuose, il cui profumo di salsedine traspare dalla pellicola nonostante il film sia stato girato quasi interamente in interni, proprio per riuscire a realizzarlo a colori. Il protagonista, Douglas Fairbanks, riassume tutte le caratteristiche classiche dell’eroe buono e intrepido, che salva la bella in pericolo e che, grazie alla sua integrità morale, riesce perfino a conquistarsi i favori di alcuni pirati nonostante la sua vera identità sia stata svelata da un infingardo traditore. Forse oggi siamo abituati ad un genere più spettacolare, tuttavia è sempre piacevole gettare uno sguardo al passato dove più che gli effetti speciali erano le spade sguainate a tenere banco. E se i personaggi ci appaiono un po’ piatti (la principessa Isobel non sembra nemmeno considerare l’idea di poter fare qualcosa da sola per aiutarsi) guardando più a fondo si comprende che essi sono parte di un arazzo i cui ruoli devono essere rispettati alla lettera per non ingarbugliarsi. Ciò che il pubblico apprezzava, e tutto sommato la cosa non è cambiata poi così tanto, è l’atmosfera avventurosa, lo sguainarsi di stocchi e un bel lieto fine. E questa pellicola dà tutto ciò.
Il pirata nero [The Black Pirate, USA 1926] REGIA Albert Parker.
CAST Douglas Fairbanks, Anders Randolf, Billie Dove, Donald Crisp, E.J. Ratcliffe. SCENEGGIATURA Jack Cunningham. FOTOGRAFIA Henry Sharp. MUSICHE Mortimer Wilson.
Avventura, durata 88 minuti.