Festival del Cinema Latino Americano, 19-27 ottobre 2013, Trieste
Il Cile visto con gli occhi di oggi
Camilo, Belén e Anìbal sono tre ragazzi cileni alle prese con i primi amori, le prime insicurezze e le prime delusioni. Camilo ritorna dagli Stati Uniti, e per sopperire a una situazione familiare difficile, si rifugia in Internet alla ricerca di ragazze da conoscere; Belén, invece, si mostra determinata nel volere un futuro da conduttrice televisiva, e nel frattempo consuma le prime esperienze sessuali con Matias. Infine c’è Anìbal, ragazzo che non pensa ad altro se non al suo skateboard.
Presentato al XXVIII Festival del Cinema Latino Americano, Zoològico appartiene alla sezione “Il Cile di ieri e di oggi”, una rassegna che pone il suo sguardo su un Paese, le sue tradizioni e sul progressivo cambiamento che viene testimoniato attraverso un’accurata ricerca di film e documentari, volti a spiegare e mostrare l’evoluzione di un Cile troppo spesso dimenticato. Zoològico non è esente da questo, anzi, fornisce un ritratto adolescenziale dei giovani di oggi, delle loro aspirazioni e soprattutto di quel vuoto esistenziale che non fa differenza in nessun posto del mondo. Il regista Rodrigo Marìn, premiato per Las niñas (2007) con il Premio Speciale della Giuria al 25° Festival del Cinema di Miami e con Il Premio della Giuria al Miglior Lungometraggio nella 4° Edizione del Latin American Film Festival di Utrecht, si addentra in un universo all’apparenza così lontano, ma che non potrebbe sembrare più vicino. Le storie dei tre protagonisti si alternano sullo schermo portando dietro di loro uno stato di perenne vuoto che Marìn accentua con uno stile cinematografico che gioca costantemente con il fuori campo, con inquadrature tagliate e con spazi essenziali alla vita stessa, ma che non fanno altro che alimentare l’inutilità di alcuni gesti. Di fondamentale importanza, per la comprensione del film e per il messaggio lanciato dal regista, risulta essere la scena in cui Camilo non trova le parole per descriversi su Internet, scrivendo e cancellando in continuazione ogni pensiero che gli venga in mente, lasciando solo la frase “non sono felice”. Un felicità che sembra lontana anni luce per lui, un po’ meno per Belén e Anìbal, sempre impossibile da sfiorare. Le ore della giornata passano lentamente, all’insegna delle difficoltà e ancora di più dei sogni e delle aspirazioni irraggiungibili. A differenza di altri film, Zoològico, narra la solitudine giovanile con occhi attenti ai minimi dettagli, ai gesti più comuni e magari inusuali, lasciando però un senso di malinconia per una minima speranza che non sembra sopraggiungere a prescindere che si sia in Cile o in qualsiasi altro posto del mondo.
Zoològico [id., Cile 2012] REGIA Rodrigo Marìn.
CAST Santiago de Aguirre, Alicia Luz Rodrìguez, Luis Balmaceda, Hèctor Morales.
SCENEGGIATURA Rodrigo Marìn, Rodrigo Taulis. FOTOGRAFIA Felipe Gàlvez Haberle. MUSICHE Rodrigo Taulis.
Drammatico, durata 80 minuti.