SPECIALE ALFONSO CUARÓN
Un diario di viaggio e di crescita
C’è un’età in cui si fa furiosamente all’amore, si prende la macchina, si scappa. Questo racconta Alfonso Cuarón in Y tu mamá también, film del 2001 che è valso il premio Mastroianni ai due protagonisti maschili.
Julio (Diego Luna) e Tenoch (Gael García Bernal) sono amici per la pelle, legati da una di quelle amicizie che ti portano a vivere tutto insieme. La loro vita cambia quando le rispettive fidanzate partono e, a una festa, incontrano Louisa (Maribel Verdú), cugina acquisita di Tenoch, e intraprendono con lei un viaggio on the road, direzione Boca del cielo. In una prima parte Julio e Tenoch sono perfetti personaggi di un film sui ragazzi: si fanno – di alcool, di canne e di sesso –, praticano, pensano e parlano di sesso, che diventa delicata ossessione, ricerca, conoscenza di sé e dell’altro. L’erotismo viene raccontato senza tabù né retorica e lo spettatore non si sente voyeur, ma partecipe di un piacere che lo rende tutt’uno con i personaggi. Nella seconda parte invece ha inizio un road movie in cui Julio, Tenoch e Louisa si raccontano, si spiegano, mescolano storie, esperienze, corpi, vite. Disorientamento e meraviglia, euforia ed ebbrezza, gioia e dolore, partenza e abbandono, questo è il bagaglio esperienziale che i tre vivono durante le loro avventure. I due mettono in discussione la loro amicizia, scoprono l’uno dell’altro cose che non potevano neppure immaginare; la donna si immerge nella vita, una vita senza più regole imposte, legacci, solo se stessa con tutta la sua voglia di libertà e di giorni goduti a pieno. La scelta di Cuarón è quella di lavorare su due piani: da una parte racconta il viaggio dei giovani, il loro intenso, “bestiale” e passionale ménage à trois, dall’altra, grazie alla voce fuori campo, sviscera il passato, il presente, il futuro di quelle tre anime tristi e liberamente perse, sentenzia su di loro, sulle situazioni che stanno vivendo e su ciò che stanno provando. In tale modo il cineasta riesce a dare freschezza, fluidità, e la sensazione che proviamo è quella di entrare e uscire dallo schermo, in un certo senso, da noi stessi, di scivolare da un piano all’altro. Y tu mamá también è racconto di vita, di viaggio che va dall’adolescenza all’età adulta, dal rigore alla libertà, dall’esserci al lasciarsi andare. Cuarón grazie ai suoi protagonisti riesce a esprimere erotismo autentico e primitivo, libertà eccitante e caotica, dolore “formativo” e “cancerogeno” e impariamo che “La vita è come la schiuma, per questo ci si deve abbandonare come il mare”.
Y tu mamá también [id, USA/Messico 2001] REGIA Alfonso Cuarón.
CAST Diego Luna, Gael García Bernal, Maribel Verdú.
SCENEGGIATURA Alfonso Cuarón, Carlos Cuarón. FOTOGRAFIA Emmanuel Lubezki.
Commedia/Drammatico, durata 105 minuti.