ANTEPRIMA
L’amore senza luoghi comuni
Before Midnight porta avanti quella che probabilmente è la saga cinematografica meno programmatica degli ultimi vent’anni. La fragilità del suo concepimento parrebbe mostrare il fianco a molte perplessità, ma l’intima fascinazione del progetto coincide con il desiderio di Richard Linklater e degli interpreti Ethan Hawke e Julie Delpy – da sempre co-sceneggiatori alla pari – di tracciare, attraverso la ventennale storia d’amore di Jesse e Celine, un binario parallelo alla vita che anche per loro va avanti, vedendoli invecchiare e cambiare nel tempo.
Raccontare una relazione, certo borghese e fondata sul primato del logos, sul suo potere non solo di riempire i vuoti della comunicazione, ma di determinare con la propria assenza la natura silenziosa del sentimento più autentico, oggi a dirla tutta riesce davvero soltanto a pochi: la totale mancanza di priorità di un cinema sentimentale ha avuto, come risultato, moltissimi film d’amore che non pensano, fatti di luoghi comuni. In questo terzo capitolo, antinarrativo come i precedenti, Jesse e Celine sono coppia stabile e genitori di due gemelle, ospiti in Grecia di una piccola comunità di amici dai connotati intellettuali e libertari: una lunga passeggiata pomeridiana che li separa da una romantica notte in hotel diventa l’occasione per un nuovo bilancio sul loro legame, il teatro della riflessione, questa volta malinconica, su un amore che sta perdendo intensità ed è molto più esposto alle interferenze esterne (questo è anche l’episodio con più personaggi, tra cui una bravissima Athina Tsangari, regista di culto del nuovo cinema greco). Sono lontani gli slanci teneri e cialtroni del primo incontro in treno a Vienna, vent’anni orsono, così come l’ultima libertà dei trentenni che si riconoscono a Parigi, abbandonandosi irresponsabilmente a un’inguaribile predestinazione: a quarant’anni amarsi significa accettarsi in mezzo a molte, troppe responsabilità, significa allargare il cerchio degli affetti ai figli, e inevitabilmente avere paura del futuro insieme. A questi problemi dà forma una sequenza di dialoghi perfetti e magistralmente interpretati, specialmente da Julie Delpy, dove, lo ripetiamo, sono soprattutto i silenzi a contare, le brevi pause, come dopo la discussione in hotel in cui Ethan Hawke, rimasto solo, è spettatore del vuoto straziante della stanza, in assenza della sua compagna. Non vedremo forse mai Jesse e Celine nella loro quotidianità, ma sempre stranieri in terra straniera, dove l’amore è atopos, senza riferimenti e senza classificazioni: dove il dolore dell’uno e dell’altra è superato, e guarito, dall’originalità della loro relazione, dalla sua possibilità di durare proprio perché capace di superare lo stereotipo, di non avere luoghi, di declinare nel tempo il proprio discorso.
Before Midnight [id., USA 2013] REGIA Richard Linklater.
CAST Ethan Hawke, Julie Delpy, Seamus Davey-Flitzpatrick, Ariane Labed, Athina Rachel Tsangari.
SENEGGIATURA Richard Linklater, Ethan Hawke, Julie Delpy. FOTOGRAFIA Christos Voudouris. MUSICHE Graham Reynolds.
Drammatico, durata 108 minuti.