Dall’aldilà con rancore
Ci sono vari modi per affrontare un lutto, c’è chi intraprende un viaggio equipaggiando la propria casa come mongolfiera sollevata da tantissimi palloncini, come ad esempio il miglior film sul tema dell’ultimo decennio, o chi invece dall’aldilà indaga su un caso non solo connesso alla propria morte ma che riguarda il flusso di anime tra il mondo dei vivi e dei morti.
Se il tono leggero all’argomento è comune ad entrambe le pellicole, R.I.P.D. si concentra sull’accettazione della propria dipartita da parte di Nick Walker – poliziotto ucciso dal proprio collega durante una missione; accettazione perché la morte del protagonista diviene semplicemente un passaggio di stato, l’entrata nel mondo dei morti non comporta una separazione definitiva con quello dei vivi ma semplicemente un luogo dove agire sotto differenti spoglie. La sua possibilità di rendersi utile espiando i propri peccati gli viene offerta entrando in servizio nel corpo di polizia ultraterrena catturando le anime scappate al giudizio, esseri deformi e decomposti ma ancora in grado di nascondersi nel nostro mondo rivelandosi a noi “camuffati” da esseri viventi. Il tutto assume un tono goffo come le corporature cartoonesche che caratterizzano le anime scampate, e cartoonesche sono le gag costruite attorno all’impossibilità dei personaggi di morire. Vengono così mostrati corpi gommosi in grado di subire qualsiasi tipo d’urto o danno senza risentirne degli effetti. Queste sequenze divengono le più dinamiche con un abuso di effetti digitali, togliendone però il necessario piacere fisico, e lasciando semplicemente la sensazione di corpi vuoti assenti di una vera fisica. Allo stesso tono si adegua il partner dell’aldilà di Nick, un Jeff Bridges giustamente eccessivo, che diviene elemento persistente della difficoltà ad accettare il proprio trapasso; il vecchio cowboy continuerà a ricordare il momento della propria morte rivelandosi il più classico caso di rievocazione del trauma irrisolto. La pellicola persegue in maniera disimpegnata il tema del lutto anche con uno sguardo alla moglie di Nick, che compie un percorso inverso e più tradizionale di accettazione della perdita e riuscendo a trovare uno sbocco a mezza strada, semplicistico ma inevitabile data l’impostazione della pellicola. R.I.P.D. si risolve come pellicola leggera in bilico tra action e commedia, mixando Ghost a Men in Black, non avanza alcuna pretesa se non quella di dividere equamente il momento della risata con quello dell’azione, sommando gli elementi a più riprese ma trovando raramente un’efficace combinazione.
R.I.P.D. – Poliziotti dall’aldilà [R.I.P.D., USA/Gran Bretagna 2013] REGIA Robert Schwentke.
CAST Jeff Bridges, Ryan Reynolds, Mary-Louise Parker, Kevin Bacon.
SCENEGGIATURA Phil Hay, Matt Manfredi. FOTOGRAFIA Alwin H. Küchler. MUSICHE Christophe Beck.
Commedia/Fantascienza, durata 95 minuti.