Harry ti presento Percy
Percy Jackson ha tutte le carte in regola per una propria dignità come prodotto sia letterario che filmico. Eppure, in quest’ultimo caso, sembra dover sostenere il continuo confronto con la saga fantasy di Harry Potter, i cui – involontari ma nefasti − influssi ancora si ripercuotono sul cinema di fantasia rivolto ad un pubblico di giovanissimi.
Tuttavia le avventure del semidio figlio di Poseidone non sono una scopiazzatura di quelle del mago inglese: non ci sono incantatori, ma dei, non mostri ma creature mitologiche, gli dei conoscono il nostro mondo ed usano la tecnologia umana senza problemi, come ogni saga urban fantasy − cioè dove un mondo fantastico compenetra con quello reale − che si rispetti. Forse proprio per evitare i troppi rimandi che si vedono in più di qualche scena all’universo potteriano si è cercato di rendere i personaggi di questo film ironici e divertenti, scanzonati e sopra le righe, molto diversi dall’epica più oscura del concorrente. Questa infusione di allegria forzata è riuscita candidamente ad affossare, non sempre ma quasi, tensione e pathos quando ce n’era bisogno, grazie ad una sceneggiatura che cattura un pubblico molto meno vasto di quanto potrebbe. Percy Jackson dovrebbe essere avventura pura visto che dopo l’Olimpo, il giovane, con il suo satiro custode, l’amica semidea Annabeth, la figlia del dio della guerra e un ciclope in occhiali da sole è costretto ad affrontare il Triangolo delle Bermuda con tutti i suoi mostruosi abitanti per recuperare il Vello d’Oro e salvare il campo mezzosangue in cui vivono i figli degli dei. Una scenografia pischedelica e vivace, una computer graphic dignitosa e il disegno ingegnoso dei nemici non possono però evitare un senso di fastidio allo spettatore costretto a sorbirsi spiritosaggini gratuite quando servirebbe solo una bella frase epica per fare da contorno allo scontro in atto. Fortunatamente le svolte narrative che si sono mantenute dal libro, unite alle trovate visive di cui sopra, salvano un prodotto che meriterebbe maggior cura nella trasposizione, liberandosi dal giogo impostogli di rimpiazzare Harry Potter nei cuori (e nel franchising) degli spettatori. In fondo, c’è posto per entrambi!
Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo: il mare dei mostri [Percy Jackson: Sea of Monsters, USA 2013] REGIA Thor Freudenthal.
CAST Logan Lerman, Alexandra Daddario, Brandon T. Jackson, Stanley Tucci, Leven Rambin.
SCENEGGIATURA Scott Alexander, Larry Karaszewski, Marc Guggheneim. FOTOGRAFIA Shelly Jonhson. MUSICA Andrew Lockington.
Fantasy/Avventura, durata 106 minuti.