SPECIALE MICHEL GONDRY
Creare imitando: il favoloso mondo di Be Kind Rewind
Che nel profondo di Be Kind Rewind ci sia un cuore palpitante d’amore per il cinema, è cosa estremamente chiara. Si soffre vedendo la distruzione delle vhs della videoteca del signor Fletcher (Danny Glover), poco importa che si tratti di film “maroccati” – remake fatti in casa in maniera piuttosto dozzinale – e non originali; si prova quello stesso dolore che avevamo già conosciuto con Fahrenheit 451 di Truffaut: lì i libri, l’amore di una vita per il maestro francese, bruciati in cumuli indistinti, capolavori assoluti della letteratura disintegrati nell’indifferenza di una vita senza identità, senza ricordi. Qui il cinema.
Da Ghost Busters a Men in Black, da King Kong al Il Re Leone, da 2001: Odissea nello spazio a A spasso con Daisy e molti altri, c’è un po’ di tutto nell’elenco dei film “rigirati” da Mike (Mos Def) e Jerry (Jack Black) perché, quando si ama il cinema, ogni film vale la pena di essere visto, (ri)raccontato, (ri)vissuto. È di questo che ci parla Gondry nel suo quarto lungometraggio, e di molto altro. Schiacciata dall’avvento dei dvd, la videoteca di Fletcher risulta obsoleta. In crisi con i pagamenti, finisce nelle mire di un’agenzia immobiliare che la vuole abbattere perché ormai fatiscente, sebbene in quel palazzo sia nato Fats Waller, pianista jazz afroamericano e orgoglio della piccola cittadina di Passaic, New Jersey: distruggerlo sarebbe cancellare la memoria storica di un’intera comunità. In più, a causa di un bizzarro incidente elettromagnetico causato da Jerry, tutte le cassette finiscono smagnetizzate, inutilizzabili: è qui che Mike, commesso della videoteca, lancia all’amico l’idea di rigirare tutte le pellicole andate perdute. L’idea, contro ogni previsione, funziona alla grande, la videoteca cambia fisionomia e più che mettersi al passo con i tempi torna alle origini: i clienti, oltre a richiedere i film desiderati, prendono parte alle riprese come attori e finanziatori, per un cinema che torna a essere fabbrica dei sogni, via di fuga da una realtà che non ci piace. Finché non compaiono gli avvocati delle major, che minacciando milionarie azioni legali sul diritto d’autore, fanno chiudere baracca e burattini. Mike e Jerry non si danno per vinti: se non si può imitare il cinema che già esiste, allora bisogna crearne uno completamente nuovo, tipo un documentario su Fats Waller, che chiami a contribuire tutta la comunità di Passaic, poco importa che la nascita di Waller nel palazzo della videoteca sia solo una leggenda… Con gli occhi di un bambino Gondry ridisegna il cinema come esperienza collettiva, di condivisione. Riavvolgendone la storia anche in termini di evoluzione tecnologica, il regista francese ci riporta agli albori della nascita della settima arte e allo stupore primigenio dello spettatore che fissa uno schermo in bianco e nero, a tratti privo di sonoro, come una finestra spalancata su un mondo di sogno. Sono tante le storie cui ispirarsi, ancora tante quelle da raccontare.
Be Kind Rewind – Gli acchiappafilm [Be Kind Rewind, Gran Bretagna/USA 2008] REGIA Michel Gondry.
CAST Jack Black, Mos Def, Danny Glover, Mia Farrow, Melonie Diaz, Sigourney Weaver.
SCENEGGIATURA Michel Gondry. FOTOGRAFIA Ellen Kuras. MUSICHE Jean-Michel Bernard.
Commedia, durata 102 minuti.