SPECIALE 70a MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA
L’ebbrezza di un cinema giovane
Tom e Guillaume si amano, ma Agathe, la madre del secondo, non lo sa. Ne rimane all’oscuro fino alla morte del figlio, quando Tom si reca alla fattoria dove viveva il compagno per il funerale.
Francis, fratello di Guillaume, non vuole che venga rivelata la sua omosessualità, e costringe Tom a restare presso la fattoria, coinvolgendolo in un gioco torbido fatto di violenza e dissimulazioni per mantenere il segreto. Cosciente del suo talento, compiaciuto dalla veste del suo esercizio, Xavier Dolan si fa notare con il suo quarto lungometraggio tra le sabbie mobili dei film in concorso a Venezia 70. Ricercando uno stile che sappia incuriosire, costruisce un dramma familiare nelle cadenze di un thriller psicologico, incentrato sull’assenza di un figlio a cui ogni personaggio attribuisce un volto. Questa improvvisa perdita è indice di un vuoto esistenziale assimilato in chiave oppositiva dalle due forze che si scontrano sulla scena. Francis nega ogni evidenza e si impone sull’accondiscendente Tom mostrando la sua incapacità di mettersi in relazione con chi lo circonda, sovrastandolo fino ad annichilirlo in realtà solo per nascondersi a se stesso. Francis è perseguitato da ombre che si ingigantiscono perché non vengono affrontate ma rimosse, mentre Tom, che si fa trascinare inizialmente dalla ferocia di Francis, reagisce attraverso l’analisi, la ricerca, la comprensione. Si perde, ma è in grado di riconoscere le cose per quello che sono e, esaurito il significato della sua visita alla fattoria, riesce a ripartire. Il film di Dolan vive di sfaccettature e di contaminazioni: interseca abilmente i generi e struttura la narrazione per punti di vista, confondendo le percezioni e facendo emergere la verità dei fatti progressivamente. Ambiguo e crepuscolare, Tom à la ferme trasuda freschezza e, anche se può sembrare che l’autore tuttofare (regista, attore, sceneggiatore e montatore) sia fin troppo innamorato del suo meccanismo, non rispolvera formule già viste ma si distingue per la voglia di fare genuinamente cinema.
Tom à la ferme [id., Francia 2013] REGIA Xavier Dolan.
CAST Xavier Dolan, Pierre-Yves Cardinal, Lise Roy, Evelyne Brochu.
SCENEGGIATURA Xavier Dolan, Michel Marc Bouchard. FOTOGRAFIA André Turpin. MUSICHE Gabriel Yared.
Drammatico/Thriller, durata 105 minuti.