SPECIALE 70a MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA
Dove soffia il vento?
Il presidente dello Studio Ghibli, Koji Hoshino, durante la conferenza stampa di The Wind Rises, con una lettera ha annunciato il ritiro dalle scene del maestro Hayao Miyazaki. Salvo ripensamenti, la 70° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica si è così ritrovata in Concorso l’ultimo film di colui che ha commosso tutti con le sue favole e i suoi disegni. In quest’ultimo film, però, manca la magia.
The Wind Rises è un film per un pubblico più adulto e narra la storia di Jiro, un ragazzo che ha un solo desiderio: volare e progettare splendidi aeroplani. Entrato a far parte della divisione aeronautica di un’importante industria giapponese, diventerà presto un ingegnere di successo. Tra gli eventi storici e l’amore per Nahoko, scorrono i sogni di Jiro con il famoso ingegnere aeronautico italiano Gianni Caproni. Fin dal titolo, tratto da una poesia di Paul Valéry, “Le vent se léve, il faut tenter de vivre” (“Si alza il vento, dobbiamo provare a vivere”) e tradotto in giapponese da Tatsuo Hori, cogliamo l’intento di Miyazaki di mescolare aspetti di vita reale, come la nascita dell’aereo da combattimento “Zero” e il Giappone agli inizi degli anni ’30, con altri di pura finzione. È l’alternarsi di due narrazioni parrallele, la storia di Jiro e dei suoi aereoplani con l’amore per Nahoko, che non permette di sviluppare i caratteri dei personaggi e li accenna solamente. Tutto sembra confuso, poco approfondito e molto meccanico. La presenza quasi costante di aeroplani e di modellini con il quale progettarli (già visti in Porco Rosso) pone in secondo piano la storia d’amore e la malattia di lei. Affetta da tubercolosi, in due ore di film non si assiste a un colpo di tosse ed è “costretta” a morire in solitudine per l’egoismo di lui. La parte più convincente del film, quindi, risulta essere quella in cui Jiro sogna Caproni e i suoi suggerimenti per diventare un ingegnere di successo. Un mondo fittizio dove la speranza e la magia ne fanno da padrone, ma quando si ritorna nel mondo reale le cose cambiano. I sogni sono sempre gli stessi, ma la magia si è esautita, bloccata. Certo, dal punto di vista puramente visivo, i disegni sono sempre impeccabili, ma The Wind Rises è un film che scorre lentamente, anche per l’eccessiva durata e per il tema che ha trattato. Giappone, guerra, aerei, sogni, storia d’amore, rimangono lì, sospesi, con il vento che si alza, ma che forse avrebbe dovuto soffiare in un’altra direzione.
The Wind Rises [Kaze Tachinu, Giappone 2013] REGIA Hayao Miyazaki.
CAST Hideaki Anno, Miori Takimoto, Hidetoshi Nishijima.
SCENEGGIATURA H. Miyazaki. FOTOGRAFIA Atsushi Okui. MUSICHE joe Hisaishi.
Animazione, durata 126 minuti.