Guardati intorno
Dopo anni da documentarista, è grazie a Piccola patria che Alessandro Rossetto ha la possibilità di sondare il mondo del lungometraggio, arrivando con questo suo primo film direttamente alla 70° Mostra del Cinema di Venezia, all’interno della sezione Orizzonti.
Al Lido sbarca una storia ambientata esclusivamente in un Veneto chiuso e desideroso di rimanere tale, protetto dai delineati confini di una provincia testarda, ignorante e razzista, assuefatta dalla monotona quotidianità e da stantie opinioni: che il Nuovo stia lontano, che lo Straniero bruci, che il Mondo continui a girare senza interferire con un universo arroccato dietro al vivo desiderio di “Indipendenza Veneta”. Tra tutta questa infinita tristezza spuntano le esili figure di due ragazze: amiche, alleate, sono giovinezza, sono sfrontatezza. Renata e Luisa vivono agli estremi opposti della linea che le congiunge sempre, nonostante rappresentino una la fierezza, l’altra l’impulsività, una la testa, l’altra la pancia, un’eclisse di sole e un fuoco d’artificio in rotta di collisione. Si divertono con giochi sempre più audaci, convinte della propria invincibilità e aiutate dall’ottusità che regna sovrana intorno a loro. Sono loro a trascinare i minuti del film, entrambe protagoniste, ma è facile riconoscere in Luisa l’eroina solitaria a cui affezionarsi. Interpretata dalla brava Maria Roveran, porta sulle spalle i temi portanti con cui la vicenda va a scontrarsi: il razzismo nei confronti della comunità albanese cui appartiene il fidanzato, i problemi con la famiglia, il ricatto a sfondo sessuale che coinvolge un amico del padre, vero punto di rottura di quell’esaltazione dovuta al sentirsi in grado di dominare il presente senza chiedere mai il permesso. Finiranno per bruciarsi, piccole bambine sognatrici. E lo spettatore rimane a guardare, intontito da un linguaggio che diventa quasi una nenia (si parla solo in veneto), annoiato dalla sceneggiatura, disorientato dalla colonna sonora esaltante, pomposa, naturalmente tutta in dialetto. Quello che resta è la sensazione di essersi scontrati con un film semplice e indifeso, esaltato della fotografia curata e di grande effetto di Daniel Mazza, vero punto di forza che accende la storia e la carica di aspettative purtroppo non del tutto realizzate.
Piccola patria [Italia, 2013] REGIA Alessandro Rossetto.
CAST Maria Roveran, Roberta Da Soller, Vladimir Doda, Mirko Artuso, Lucia Mascino.
SCENEGGIATURA Caterina Serra, Alessandro Rossetto, Maurizio Braucci. FOTOGRAFIA Daniel Mazza. MUSICHE Paolo Segat, Alessandro Cellai, Maria Roveran.
Drammatico, durata 110 minuti.