È già passato un anno intero da quando Mediacritica ha cominciato un percorso tutto suo: non più progetto didattico, tutto muta in un’idea omogenea, una vera rivista web di critica cinematografica e non solo, curata dalle stesse penne che ogni settimana si impegnano per restituire al lettore un prodotto di valore, puntuale, mai banale.
Con due uscite settimanali non si è certo lesinato sul numero di articoli pubblicati, arrivando a poco meno di un migliaio di pezzi, il tutto mantenendo la linea editoriale ereditata, per reinventarla passo dopo passo. Fondamentale cambiamento è stato la modifica dei giorni di uscita dei due numeri, non più ogni lunedì e giovedì, ma anticipandole al sabato e al mercoledì, in linea con la politica economica di allungare il weekend in sala. Sistemata questa questione tecnica, si passa al promuovere la qualità. Alla redazione si è aggiunto un nuovo e valido collaboratore, sono state raccolte importanti media partnership con festival sparsi sul territorio nazionale (Il cinema italiano visto da Milano, Far East Film Festival) mentre si rafforzavano quelle già esistenti (il FilmForum Festival e il Premio Internazionale alla Migliore Sceneggiatura “Sergio Amidei” per il quale Mediacritica quest’anno ha curato l’intero catalogo). La categoria che ha subito una costante rivoluzione è stata quella della Film History: inizialmente creata per seguire la programmazione televisiva, è diventata poi autonoma con una serie di proposte ad hoc, rispolverando anniversari, omaggi, ricorrenze varie, fondendo ancora di più la storia al cinema e viceversa. Ormai ha la forza per dare il proprio contributo allo speciale della settimana: le danze si aprono grazie a Les Misérables, l’occasione per parlare della storia del musical, passando poi ai gangster movies, all’animazione giapponese, scoprendo mondi sconosciuti, salvando la Casa Bianca in pericolo, oppure parlando di registi come Almodovar, Hitchcock, Sorrentino, Del Toro. Si prende la History come esempio, in realtà la fresca novità degli speciali combinati coinvolge ogni categoria, tutte in grado di irrobustire il film eletto: parlare di J. J. Abrams implica riflettere anche sulle sue serie tv, i nuovi supereroi e i nuovi zombi meritano di spaziare nel campo del fumetto e in quello dei videogiochi. Ricordiamoci che ci sono stati anche ottimi casi di speciali ancora più speciali, uno tutto per le recenti serie tv americane, uno per riflettere sulle potenzialità dei film inediti, fino al viaggio alla riscoperta dei videogame che hanno fatto la storia. Tutto si collega a tutto, facendo di Mediacritica un bellissimo gioco di rimandi, da scoprire fino in fondo, dalle novità fino alle singole Top10, ancora disponibili.
Il vantaggio è che nemmeno una virgola di quello che offre il sito ha una data di scadenza, è sempre disponibile a voi lettori che con la vostra costanza rafforzate il nostro lavoro e le prospettive per il futuro. A tal proposito occorre annunciare che anche Mediacritica ha diritto a un piccolo momento di pausa prima del refrigerio autunnale. Torneremo pienamente attivi col numero di sabato 24 agosto: fino ad allora offriremo una buona copertura del Festival del Film di Locarno insieme ad altri articoli a sorpresa, seminati qua e là. Per non perdere nemmeno un intervento la soluzione è continuare a seguirci.