SPECIALE HORROR ITALIANO
Luoghi del Mistero
Dalla scoperta di un testo firmato da Lovecraft, ritrovato a Montecatini, inizia il percorso della troupe di Road to L. nelle zone del delta del Po alla scoperta di tracce che avrebbero potuto dare ispirazione allo scrittore americano.
È dal mistero che prende inizio il mockumentary, un viaggio in grado di rielaborare fantasiosamente i luoghi, trasfigurandoli, nella messa in discussione del rapporto che questi hanno con chi ci vive e soprattutto di chi li osserva dal di fuori. Il genere del finto documentario ha trovato nella rielaborazione dei generi fantastici forse la via più intrigante, mettendo in discussione il rapporto tra ciò che è vero e ciò che non lo è, e quello a cui lo spettatore è portato a credere affinché l’aspettativa venga sostenuta nel momento in cui la sicurezza della finzione viene a mancare. Il riferimento di partenza di Road to L. è chiaramente The Blair Witch Project, non solo appunto per la volontà di mescolare documentario con horror e fantascienza ma soprattutto nel ritrovare i topoi celebri: il bosco nelle sue varianti diurne e notturne, la casa dimenticata, l’esoterismo espresso in simboli e l’origine sconosciuta di quest’ultimi. Più che rimandi, o peggio citazioni, queste sono manifestazioni di trasfigurazione del reale, proprio come avveniva per The Blair Witch Project, la pellicola esplica la propria genesi nel suo farsi, la fascinazione misterica dei luoghi e della loro influenza psicologica divengono set naturali di un’architrave narrativa esistente solo nella mente di chi riprende. Hotel di Jessica Hausner, con stile narrativo e registico differenti, rappresentava proprio questo conflitto tra paura e desiderio che un luogo provoca nella mente di una persona, una proliferazione mentale di situazioni orrorifiche incontrollabili, ma mentre la pellicola della regista austriaca parlava di ciò, Road to L. e The Blair Witch Project ne sono la quintessenza, realizzazioni di pura fascinazione archetipica per i generi e per lo spazio, legati indissolubilmente. Da un lato realizzazioni più sincere, ma che in Road to L. trovano con difficoltà un equilibrio tra lo schema narrativo e il vero motivo della sua messa in scena, in cui la creazione di una sottotrama dedicata al rapporto tra i singoli personaggi della troupe non trova mai un vero ritmo con il resto della storia ma al contrario ne rallentano il dispiegamento dell’elemento misterico.
Il mistero di Lovecraft – Road to L. [Road to L., Italia 2005] REGIA Roberto Leggio, Federico Greco.
CAST Roberto David Purvis, Federico Greco, Roberto Leggio, Valentina Lodovini, Carlo Lucarelli.
SCENEGGIATURA Roberto Leggio, Federico Greco, Igor Maltagliati. FOTOGRAFIA Fabrizio La Palombara. MUSICHE Giorgio Baldi, Riccardo Giagni.
Thriller/Horror, durata 86 minuti.