SPECIALE TEAM APATOW
Addio adolescenza, del doman non v’è certezza
Quando ho provato a sostenere l’idea secondo cui Suxbad – Tre menti sopra il pelo non è per nulla un film idiota, e che è anzi una commedia più che interessante, sono stato sommerso da fischi e risate, un po’ come un liceale che in un’assemblea d’istituto provasse a sostenere che l’occupazione della scuola non è di per sé la panacea di ogni male.
Stavo parlando con persone non strettamente cinefile, ma di livello culturale medio-alto e a cui piace andare al cinema più o meno regolarmente, e capaci, in altri ambiti, di analizzare le cose ben oltre le immediate apparenze e i luoghi comuni del sentito dire. Sorvolando sul fatto che le stesse persone sarebbero poi impazzite per commedie italiane dalle dubbie riuscita ed efficacia, il fatto è significativo perché sintomatico di una certa tendenza pregiudiziale molto radicata in una fascia di pubblico, quella che un po’ schematicamente potremmo definire “chic” o “radical chic”: una commedia americana è inevitabilmente stupida, tanto più se parla di adolescenti, ed è impossibile fare qualcosa di valido parlando a carte scoperte del “basso” e giocando con il triviale, la volgarità e il demenziale un po’ spinto. Ed è un peccato perché, nonostante la traduzione italiana un po’ infelice dell’originale Superbad, il film di Greg Mottola è una commedia che riesce, sullo sfondo della scurrilità – spesso irresistibile – di dialoghi e situazioni, a mostrare e trasmettere sensibilità e tenerezza, e a fotografare un salto generazionale decisivo e amaro. Raccontando l’estate che separa il liceo dal college dei due amici per la pelle Seth e Evan, i quali mirano a tutti i costi a fare per la prima volta sesso, Superbad diventa così un racconto di formazione, un omaggio all’amicizia virile messa alla prova dal corso della vita, come dimostra lo sguardo tra lo spaventato e l’amaramente consapevole scambiato dai due nel bel finale. Si gioca sullo stesso terreno dei vari American Pie, ma qui sembra esserci maggiore lucidità e maggiore consapevolezza nel fotografare una generazione in un passaggio decisivo, con i miti, gli orizzonti e i valori di quel momento della vita. Anche il demenziale e la volgarità sembrano assumere un ruolo più strumentale alla rappresentazione, altrettanto divertente ma meno gratuito. Un certo tono crepuscolare di fondo, d’altronde, è caratteristica ricorrente dei film di Judd Apatow e del suo cosiddetto clan: Superbad è infatti prodotto da Apatow e scritto, tra gli altri, da Seth Rogen, e si mostra, insieme a Non mi scaricare, come l’opera più riuscita tra quelle non dirette dal “capoclan”.
Suxbad – Tre menti sopra il pelo [Superbad, USA 2007] REGIA Greg Mottola.
CAST Michael Cera, Jonah Hill, Christopher Mintz-Plasse, Emma Stone, Seth Rogen.
SCENEGGIATURA Evan Goldberg, Seth Rogen. FOTOGRAFIA Russ T. Alsobrook. MUSICHE Lyle Workman.
Commedia, durata 113 minuti.