INEDITO – AUSTRALIA/GERMANIA/GB 2012
Dis-humana natura
È una Germania al grado zero quella che racconta Cate Shortland nel suo film Lore: narra il dramma, lo spaesamento, il dolore alla fine della guerra, dopo la caduta del Terzo Reich, il suicidio di Hitler. Al centro la vicenda di Lore, una giovane ariana – costretta a crescere in fretta dopo che i genitori sono stati internati dagli americani – che inizia il suo viaggio con i quattro fratellini verso Amburgo, dove abita la nonna materna.
Il film prende i tratti della favola nera e i cinque compiono un percorso non solo fisico ma anche d’iniziazione; passo dopo passo si immergono sempre più nel lutto, nella decadenza, nei dedriti e nelle macerie della famiglia, dell’ideologia, di un’intera Nazione. Nei 900 chilometri che li tengono lontani dalla salvezza si imbatteranno nella desolazione di una Germania stanca, sfiancata, affamata, ma ancora tristemente e dolorosamente convinta di sé – atroce la sequenza in cui un’anziana piange di fronte all’immagine di un Hitler, “vittima” dell’irriconoscenza del suo popolo. Lore assorbe il tanfo e il peso della morte e il suo viso, il suo corpo, così ariani, diventano metafora di calvario, sofferente e doloroso, simulacro dell’assurdità del passato, di sogni mostruosi di una gloria imperitura e dell’utopico disegno di una razza ideale ed egemone. Case distrutte e sventrate, donne violate intrise di sangue rappreso, uomini morti da derubare, esseri umani trattati come cose, ammassati, privati dell’humana natura sono i nostri tristi compagni di viaggio.
I protagonisti del dramma incrociano la strada di un “principe”, Thomas, un numero sul braccio, una stella nei documenti, un nemico che diventa angelo per questi bambini. Se i piccoli si abbandonano a lui, rendedolo parte della loro peregrinazione, Lore invece è dura, infarcita di tutti quegli ideali dati dalla famiglia e dalla Nazione, e lo allontana, lo odia, non perde occasione di dimostrargli il suo disprezzo, il suo rancore, “vomitandogli” addosso risentimento e rabbia, nonostante verso lui provi un’attrazione tanto forte quanto inspiegabile. La seconda pellicola della Shortland, presentata nel 2012 a Locarno, indaga con delicata violenza una delle pagine nere della storia dell’umanità, facendoci sprofondare in un silenzio straziato e straziante, immergendoci in una natura che segue le sue leggi, incurante di quei piccoli uomini e donne su cui si abbatte la Storia e la stupida cattiveria dell’uomo.
Lore [id., Australia/Germania/Gran Bretagna 2012] REGIA Cate Shortland.
CAST Saskia Rosendahl, Nele Trebs, André Frid, Mika Seidel, Kai-Peter Malina, Ursina Lardi.
SCENEGGIATURA Robin Mukherjee, Cate Shortland (dal romanzo The Dark Room di Rachel Seiffert). FOTOGRFIA Adam Arkapaw. MUSICHE Max Richter.
Drammatico, durata 110 minuti.