Nippon Connection, 4 – 9 giugno 2013, Francoforte
Tragedie contemporanee
Quest’anno il Nippon Connection, film festival di Francoforte interamente dedicato alla cinematografia giapponese, propone i film in concorso in due sezioni, una dedicata all’animazione e l’altra ai film di finzione. Tra questi spicca Odayaka, storia drammatica che tratta della tragedia di Fukushima, conseguenza del terremoto dell’11 marzo 2011.
“Una tranquilla quotidianità” è pressoché il significato del titolo, e si riferisce alla vita di due donne, Yukako e Saeko, accomunate dalla stessa routine quotidiana di quartiere, allo stesso tempo vicine anche nella tragedia. La realtà sociale di Saeko, che si preoccupa di portare la figlia all’asilo una volta che il marito l’ha lasciata sola, e quella di Yukako e della sua convivenza con il marito dopo un aborto, sono rappresentate tra gli spazi banalmente ordinari di un quartiere di Tokyo. La tragedia della centrale atomica rimane sullo sfondo: non cresce rimbalzata dai media, ma si propaga silenziosamente, allo stesso modo dell’onda radioattiva che lentamente si diffonde, così la nevrosi si espande e le conseguenze della tragedia crescono implicitamente sotto forma di psicosi.
Il dramma intimo delle due donne assomiglia a un pensiero comune di continuo soffocato, respinto, una realtà dura da accettare. La tragedia di Saeko e Yukako è in fondo il dramma di tutti. Il regista segue le due protagoniste nei gesti più quotidiani, negli ambienti più familiari, utilizzando un obiettivo macro che mette a fuoco di volta in volta il soggetto prescelto e lascia completamente sfocato tutto ciò che gli sta attorno. Lo stile tecnico sembra quasi suggerire una sorta di incertezza a guardare la realtà per quella che è davvero, nella sua interezza. Al contrario è possibile soltanto guardare i dettagli, presceglierli a piacimento. Cercare di non affrontare la realtà, continuando a mentire a se stessi, significa condannare sé e soprattutto i propri figli a un’esistenza senza certezze. L’unica via per superare la tragedia, ci insegnano le due sfortune intime delle protagoniste, è guardare senza paura il presente e trovare la migliore soluzione possibile. Guardare al futuro è dunque l’unico modo di superare un fatto che continuerà a perpetrare le sue conseguenze ancora a lungo.
Odayaka [Odayaka na nichijo, Giappone/USA 2012] REGIA Nobuteru Uchida.
CAST Kiki Sugino, Yukiko Shinohara, Takeshi Yamamoto, Ami Watanabe, Yu Koyanagi, Makiko Watanabe.
SCENEGGIATURA Nobuteru Uchida. FOTOGRAFIA Nobuteru Uchida. MUSICHE Dan Cardillo.
Drammatico, durata 102 minuti.