Così lontano eppure così vicino
Anche se appartenente ad una cinematografia a noi lontana, Bedevilled di Jang Chul-soo sembra realizzato apposta per denunciare un’inquietante problematica riesplosa violentemente negli ultimi tempi in Italia.
Il film infatti narra di Hae-won, una donna sposata con una figlia, che vive in una piccola isoletta della Corea, soggetta a continue angherie e violenze di ogni tipo da parte del marito. Sfinita dai continui soprusi, dopo un tentativo fallito di fuggire a Seoul sfociato in tragedia, riesce a ribellarsi uccidendo tutti coloro che l’hanno maltrattata. Siamo di fronte a un curioso caso di film-denuncia che si trasforma in puro horror in cui la protagonista, sull’orlo della pazzia, impugna una falce e sgozza chiunque le capiti a tiro. E quando tocca al marito, lei scatena tutta la sua ferocia martoriando ripetutamente il corpo esanime, anche se la morte non è niente in confronto a tutto quello che ha dovuto subire. Non esistono colpi sufficienti da infliggere per pareggiare i conti. Ma è soprattutto la prima parte del film ad impressionare, quella in cui la donna viene continuamente maltrattata, picchiata, violentata, stuprata dall’animalesco marito. Nessuno nel villaggio la difende, eccetto la sua amica d’infanzia che l’ha raggiunta da Seoul. Hae-won non è altro che un oggetto di proprietà e, forse, ha pure accettato di esserlo. È come se ci fosse una legge in vigore che asseconda ciò che accade in un posto selvaggio dove le donne non sono altro che cose da usare a proprio piacimento. Un luogo, fortunatamente, a noi lontano eppure così vicino se pensiamo ai continui e preoccupanti casi di violenza che ormai quotidianamente siamo abituati a sentire. Che si tratti di un’isola sperduta o di un Paese fra i più civilizzati l’uomo resta sempre un selvaggio. Eppure la denuncia non è l’intento principale di Bedevilled: in definitiva è un film su una vendetta, al pari – facendo un azzardato paragone – di Kill Bill di Quentin Tarantino. Nel nostro caso però il personaggio è psicologicamente complesso e risulta assai difficile giudicarlo. In effetti nemmeno il film lo fa: ci dice soltanto, nel finale, che non c’è posto per Hae-won nella società.
Bedevilled [Kim Bok-nam salinsageonui jeonmal, Corea del Sud 2010] REGIA Jang Chul-soo.
CAST Seo Yeong-hie, Ji Seong-won, Park Jeong-hak, Lee Ji-Eun.
SCENEGGIATURA Choi Kwang-young. FOTOGRAFIA Kim Gi-tae. MUSICHE Kim Tae-seong.
Drammatico, durata 115 minuti.