Zlonk! Come salvare il mondo a suon di onomatopee
Possiamo approntare tutti i discorsi snobistici del caso, ma il folle Batman televisivo degli anni ’60 è un cult totale della serialità americana (e non).
Creata da William Dozier e trasmessa dalla ABC per tre strepitosi anni (dal 1966 al 1968), la bislacca serie con protagonista Adam West deve la sua fortuna ad un’estetica fiera figlia della propria epoca: i trenta minuti scarsi di ogni puntata – totalmente interscambiabili fra loro nonostante i cliffhanger, serve sottolinearlo? – omaggiano il kitsch, la lisergia/psichedelia e la Pop Art warholiana. Ci piace immaginare i quattro sceneggiatori seduti attorno ad un tavolo, alle prese con i gap economici che ogni episodio palesa (gli scenari clamorosamente posticci, il make up imbarazzante, gli effetti speciali da serie Z) ma con la possibilità di scrivere qualunque cosa, e il suo contrario. Del resto, basta capire a che gioco giocare: questo Batman non richiede alcuna sospensione di incredulità, non pretende nessuna immedesimazione né mostra traccia di verosimiglianza. Anzi, uno dei pregi maggiori del prodotto è proprio lo svelamento palese del trucco: qua non solo non si fa nulla per nascondere i propri limiti, ma all’opposto li si esalta invertendone la polarità. Nella sempiterna lotta contro i vari Joker, Pinguino, Enigmista e Re Tut (cui va la nostra menzione speciale, trattandosi di personaggio creato ad hoc e rimasto nella memoria quasi più degli “originali”), il Dinamico Duo attraversa situazioni assurde, la spara grossa sui propri bat-strumenti (il repellente per squali, l’antidoto universale contro le droghe, la tuta anti-freddo speciale per sconfiggere Mr. Freeze – interpretato da George Sanders, Otto Preminger ed Eli Wallach!) e strizza l’occhio ad un pubblico complice disposto ad accettare di tutto. Restano memorabili gli improbabili indovinelli di Riddle prontamente risolti (“Che cos’ha la buccia gialla e scrive? “Una banana a sfera!”), le battaglie finali con le onomatopee Biff, Sock, Crunch e Zlonk in sovrimpressione e il meraviglioso “cortocircuito fisico” dei protagonisti Adam West e Burt Ward, totalmente inadatti a ricoprire il ruolo di protettori dei più deboli. Sull’onda del successo della serie venne girato un film omonimo nel 1966, realizzato in fretta e in povertà, che costituisce di fatto il primo film sui supereroi e il primo incentrato su Batman (senza contare il Batman del 1943 e Batman and Robin del 1949, che sono serial cinematografici e non film). Roba da poco, per molti; un capolavoro imprescindibile della Storia del Cinema, per i pochi eletti che ne colgono appieno la strafottente genialità.
Batman [Id., USA 1966-1968] IDEATORE William Dozier.
CAST Adam West, Burt Ward, Alan Napier, Neil Hamilton.
SCENEGGIATURA Lorenzo Semple Jr., Stanley Ralph Ross, Stanford Sherman, Charles Hoffman.
Azione/Supereroico, durata 30 minuti (episodio), stagioni 3.