8 MAGGIO, FESTA DELLA MAMMA
Un dramma nel dramma
Tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia, La ciociara diretto da Vittorio De Sica e sceneggiato da Cesare Zavattini è indubbiamente il film che consacrò Sophia Loren a stella del cinema internazionale, vincendo numerosi premi prestigiosi tra cui l’Oscar come miglior attrice protagonista agli Academy Awards del 1962.
Ambientato negli anni della guerra, narra di Cesira, la proprietaria di un negozio di alimentari nella Roma devastata dalle continue incursioni aree. Stanca della situazione, parte con la figlia Rosetta per raggiungere la sua città natale sulle colline della Ciociaria, nella speranza di trovare un po’ di tranquillità. Qui trascorre gli ultimi anni della guerra in compagnia di vecchi conoscenti e di Michele, un giovane intellettuale avverso all’indifferenza dei suoi compaesani verso la situazione italiana. Liberata la zona dai nazifascisti, Cesira decide di tornare a Roma ma nel viaggio di ritorno un terribile accadimento segnerà per sempre l’esistenza sua e della figlia. Ciò che colpisce ancora oggi, a distanza di così tanto tempo, è la magnifica interpretazione della ventiseienne Sophia Loren, di una naturalezza e spontaneità incredibili nel rappresentare una donna forte e determinata, disposta a tutto pur di proteggere ciò che ha di più importante al mondo: la figlia. A lei è legata a tal punto che non ci pensa due volte a minacciare con una pietra un fascista che aveva osato “invitarla” al comando di polizia e che si dispera dolorosamente constatando l’inevitabile cambiamento della figlia nel terribile finale. Il tutto sullo sfondo delle vicende belliche che hanno segnato una profonda ferita nella storia del nostro paese. Anche se La ciociara non appartiene al cinema sulla resistenza, ne sono presenti alcuni tratti essenziali: dalla contrapposizione tra fascisti e “non fascisti” (di partigiani nel film non c’è traccia) alla contrapposizione tra italiani “attivi” (e Michele ne è un esempio) e italiani che, preoccupati soltanto della propria sopravvivenza, stanno solo a guardare. In questo senso Cesira appartiene alla seconda categoria dato che non sta dalla parte di nessuno, vuole solo che finisca la guerra per poter tornare a vivere con la figlia a Roma. Tuttavia, la guerra condiziona, inevitabilmente, l’esistenza di Cesira e Rosetta in quanto protagoniste di un dramma personale all’interno di un dramma collettivo, quello bellico. Un dramma, il loro, che continua anche dopo la conclusione della guerra e che le vede protagoniste di un miserabile atto di violenza da parte di un gruppo di soldati alleati. Questo prova come il film condanni la guerra a tutto tondo, senza distinzione di schieramento, anche se ciò che importa veramente è rappresentare l’intenso legame che tiene stretta una madre alla propria figlia.
La ciociara [Italia 1960] REGIA Vittorio De Sica.
CAST Sophia Loren, Eleonora Brown, Jean-Paul Belmondo, Raf Vallone.
SCENEGGIATURA Cesare Zavattini. FOTOGRAFIA Gábor Pogány. MUSICHE Armando Trovajoli.
Drammatico, durata 100 minuti.