Crisi letale
Le prime sequenze di un film, quelle che precedono i titoli di testa – dove ancora fossero presenti, rivelano molte cose dell’opera che rappresentano, a volte persino troppe. Prendiamo come esempio, così a caso, Il commissario Torrente – Il braccio idiota della legge, l’ultimo film di Santiago Segura, regista, sceneggiatore e protagonista di questo quarto capitolo della serie di film dedicati alle avventure di un discutibile uomo di legge.
Soprattutto il primo ad avere la forza di fare un passo in più rispetto ai suoi predecessori, espandendo i propri confini per affacciarsi anche nelle sale italiane: e pensare che in Spagna la saga va avanti dal 1998… Dicevamo dei primi minuti, qui è di scena un imponente matrimonio in cui Torrente è l’addetto alla sicurezza: tra il bere a sbafo, un servizietto preteso dalla sposa e l’immancabile distruzione della festa di nozze, con tanto di invitati fulminati in piscina, le premesse si offrono tutte in modo completo e compatto. Inutile sottolineare che il film così si presenta e così rimane: grezzo, volgare, sessista e snervante come il suo protagonista, un commissario perdigiorno, demenziale quanto erotomane, cui viene inaspettatamente commissionato un omicidio. Il conseguente arresto e i tentativi di evasione costituiscono il resto della trama, accogliendo situazioni e personaggi che non fanno che dare ulteriore ossigeno ad un universo già assurdo di suo. Ma nulla spaventa il nostro lurido eroe, soprattutto ora che possiede il “doppio zero”, la licenza per uccidere. Eccolo allora scivolare tra le prosperose curve di silhouette femminili nei titoli di testa di “bondiana” memoria, logicamente con l’opportuno tasso di sarcastica derisione nei confronti della leggenda cinquantennale. Non contento, si perde nei meandri della storia del cinema per rispolverare Fuga per la vittoria di John Huston, traendo spunto dalla trama per elaborare il sottile piano di evasione da mettere in pratica durante la sfida calcistica detenuti-guardie. Il tutto dovrebbe far cadere dalla poltrona lo spettatore dal troppo ridere. Ahimè, sono lontani i tempi felici di Frank Drebin, il poliziotto protagonista de Una pallottola spuntata e seguiti: Leslie Nielsen e il suo aplomb rimangono nel nostro cuore, tutto il resto si dimentica senza troppo sforzo.
Il commissario Torrente – Il braccio idiota della legge [Torrente 4, Spagna 2011] REGIA Santiago Segura.
CAST Santiago Segura, Kiko Rivera, Cañita Brava, Barragan, Xavier Deltell.
SCENEGGIATURA Santiago Segura. FOTOGRAFIA Teo Delgrado. MUSICHE Roque Baños.
Commedia, durata 93 minuti.